Gasperini alla Roma? I tifosi si dividono, ma la maggioranza è pronta ad accoglierlo

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Gasp sì: “È antipatico ma vincente”. Gasp no: “Grande allenatore, però è il più odiato dai romanisti”. E poi c’è chi ricorda Capello: “Anche lui venne da nemico…”

Francesco Balzani

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Gasp sì o Gasp no? Sono ore bollenti in casa Roma per il possibile sbarco del tecnico piemontese nella capitale. Ma chi temeva l’effetto “sommossa” della piazza, visto qualche precedente poco positivo, dovrà ricredersi. Perché la famosa bilancia dell’umore del tifo è in bilico e, almeno leggendo i social, pende più dalla parte della felicità per l’eventuale arrivo del tecnico dei miracoli dell’Atalanta. La notizia dei contatti positivi tra Roma e Gasp ha portato, infatti molti tifosi su social e radio ad esultare. Poi c’è chi è pienamente convinto e chi invece tira solo un sospiro di sollievo visti i piani B profilati in queste ore. 

ANTIPATICO MA VINCENTE

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“Sarà antipatico ma chi lo critica non capisce niente di calcio. Mica ci dobbiamo andare a cena fuori”, il commento più in voga. C’è anche chi non contesta la scelta solo perché è stata fatta da Claudio Ranieri, verso il quale c’è la massima fiducia. E chi va oltre: “Finalmente Friedkin ha capito che per vincere a Roma serve un allenatore esperto e non scommesse”. Molti ricordano il precedente Capello: “Anche lui lo vedevamo come un nemico ma è l’ultimo ad averci fatto vincere uno scudetto. E poi Mourinho per caso era simpatico?”. Molti esultano per i metodi di allenamento: “Finalmente a Trigoria ci si allenerà come Dio comanda”. Una diatriba che ha accesso la giornata nella capitale perché c’è anche chi non gradisce la scelta. E in questo caso ci si divide tra chi non lo vorrebbe per i precedenti con la Roma e chi invece non si fida della poca esperienza di Gasp in grandi piazze. 

C’È CHI DICE NO

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“Avrei preferito Juric che vedere lui in panchina”, commenta un tifoso. “È l’antitesi del romanismo e poi all’Inter fu subito cacciato. Qui non avrà la struttura dell’Atalanta”, ricorda un altro. “È un grande allenatore – twitta un terzo – che ha portato un club da serie B al trionfo in Europa League, ma è in assoluto l’allenatore più odiato dai romanisti. Perché ha fatto di tutto per rendersi insopportabile. Sarebbe una scelta coraggiosa, ma l’ambiente non si sottovaluta”. Insomma sono tanti anche quelli che dicono no. Mentre parte della curva si era già schierata prima di Roma-Milan chiedendo con uno striscione di non prendere Gasperini. Antipatia che nasce anche da alcune episodi negli ultimi anni al termine di sfide che valevano la Champions e che hanno visto praticamente sempre l’Atalanta trionfare. La frase meno gradita ai risale allo scorso anno nel pregara della sfida contro la Salernitana, a seguito del rinvio di Atalanta-Fiorentina per la scomparsa del dirigente viola Barone (di cui non si conosceva ancora la data del recupero). A poche ore dal match arrivò da parte di Gasperini una frecciata in merito al malore accusato da Ndicka un paio di settimane prima con l’Udinese: “Non è colpa nostra se non si conosce la data del recupero con la Fiorentina. Questa situazione ci ha penalizzato, avremmo giocato prima ma non era possibile. Purtroppo, in quella circostanza, è successo un qualcosa di drammatico e bisogna rendersi conto che non era un codice giallo”.



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