Il bomber lancia la sua prima sfida ad Allegri, si chiarisce a distanza con l’Inter dopo l’amaro addio e chiede il vecchio numero di maglia
Ieri Stefano Pioli, oggi Edin Dzeko. Continuano le presentazioni in casa Fiorentina: l’attaccante bosniaco, all’età di 39 anni, torna in Serie A e racconta gli aneddoti di mercato che l’hanno portato ad abbracciare la Viola (anziché il Bologna). Dopo le parole al miele espresse dal neo tecnico Pioli nei suoi riguardi, l’ex bomber di Inter e Roma si presenta ed è pronto a far parte del trio meraviglia con Kean e Gudmundsson. Infine, da parte del bosniaco arrivano una durissima frecciata ad Allegri che non ha inserito la Fiorentina tra le squadre candidate all’Europa e polemiche sull’amarissimo addio all’Inter ancora non dimenticato dal bosniaco.
Dzeko si presenta alla Fiorentina
Cosa si aspetta Dzeko da quest’esperienza e dalla Fiorentina? Ma soprattutto quale è il motivo che lo ha spinto ad accettare la Viola anziché il Bologna? Racconta Edin Dzeko: “Sono io che aspetto cose da me, con la mia esperienza devo dare qualcosa in più alla Fiorentina. È un grande club e anche per questo sono venuto, io darò il massimo per permettere alla squadra di crescere, è quello che sta facendo negli ultimi anni”
Dzeko ha aggiunto sul no al Bologna: “Quando il mio procuratore mi ha detto di questa possibilità a Firenze ho detto ‘se possibile la facciamo subito’ e dentro la mia testa c’era solo la Fiorentina. Io volevo tornare in Italia, in un grande club, anche in una bellissima città di cui tutti mi parlano bene e ora ci sarà la possibilità di scoprirla. Tutte le scelte che faccio le prendo con mia moglie, perché ci sono anche i bambini da considerare e bisogna guardare avanti. Sono molto felice perché la Fiorentina è un grande club”
Ecco cosa gli ha chiesto Pioli
Stefano Pioli, è abituato ad avere attaccanti di livello (ed anche un po’ più in là con gli anni come Giroud e Ronaldo). Il bombewr svela cosa gli sta chiedendo il neo tecnico della Viola: “Si sta lavorando duro. Ci stiamo conoscendo un po’ tutti, perché lo staff e il mister sono nuovi, anche alcuni giocatori. Negli ultimi giorni abbiamo fatto un po’ di test per vedere a che punto siamo fisicamente, piano piano il mister sta proponendo il gioco che vuole fare, cioè andare avanti e essere aggressivi e fare la partita”.
Edin Dzeko risponde ad Allegri
Allegri non ha inserito la Fiorentina tra le squadre che possono lottare per la Champions: è la più grossa sfida per Pioli ma, soprattutto, per Edin Dzeko che risponde alla provocazione del neo tecnico del Milan: “Forse è meglio che nessuno ci crede. Già l’anno scorso la squadra ha fatto bene, lasciando dietro Milan, Lazio e Bologna. Sicuramente la qualità c’è, poi il mister deciderà se ci serve qualcosa in più o no. Bisogna essere umili, lavorare, è un campionato difficile con tante squadre che vogliono stare su.”
Ed ancora aggiunge: “Bisogna guardare in grande, ma bisogna avere risultati importanti e tutti bisogna essere disponibili a fare anche le cose che non ci piacciono. Siamo tutti bravi ragazzi, però ogni tanto in campo non dobbiamo essere così bravi”.
I motivi dell’addio all’Inter
Due anni a Milano, sponda nerazzurra, quattro trofei: due coppe Italia, due volte la Supercoppa italiana, per un totale di 101 presenze (non tutte da titolare…) e 31 gol. Oltre a una lunga serie di assist e partite importanti al servizio della squadra: quella tra Edin Dzeko e l’Inter è stata una storia breve ma molto intensa, alla quale è sfuggito il suggello finale della notte di Istanbul.
Racconta ancora oggi – amareggiato in volto e nel tono – Edin Dzeko sull’ addio ai nerazzurri: “Non era una polemica, io la penso così. Io non faccio polemiche inutili, a me non piace poi tornare indietro. All’Inter ho fatto due anni bellissimi e non vedo l’ora di tornare a giocare a San Siro perché è uno stadio bellissimo e lì sono rimasti contenti di me.”
Ed infine: “Adesso sono qui e voglio fare il mio meglio per la Fiorentina, non contro questa o quella squadra. La Conference è un obiettivo e proveremo ad andare avanti il più possibile. La coppa europea è importante, è una cosa a cui teniamo tanto”.
Il nuovo trio d’attacco della Fiorentina
Ieri Pioli ha ipotizzato un trio d’attacco con Dzeko, Kean e Gudmundsson. Chiarisce l’attaccante bosniaco: “Sono grandi calciatori. Kean l’anno scorso ha fatto vedere a tutti che giocatore è, Gudmundsson è un altro che in Italia ha fatto bene e può fare ancora di più. I grandi giocatori possono e devono giocare insieme, però la squadra viene prima di tutto. Sono d’accordo col mister che si può giocare insieme”
Infine, Edin Dzeko che ha quasi sempre indossato la numero 9 ha detto di non aver parlato a Beltran sul numero di maglia: “Sinceramente no. Qui i giocatori decidono alla fine, vediamo. Il 9 l’ho avuto sempre, l’11 in nazionale che è un altro numero importante per me. Non è quello che conta tanto”.
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