Fiorentina, sfida con il Panathinaikos agli ottavi di Conference: come gioca

allgossip9@gmail.com
4 Min Read

C’è ancora Atene nel destino dei viola: chi passa il turno sfida ai quarti la vincente di Celje-Lugano. Scongiurato il lato del tabellone del Chelsea, possibile avversario solo in finale

Carlo Tagliagambe

Giornalista

La strada per Breslavia passa ancora una volta da Atene, dove la Fiorentina ha perso a maggio la sua seconda finale consecutiva di Conference. L’urna di Nyon ha fornito ai viola una buona occasione per regolare i conti col destino proponendo la sfida con il Panathinaikos agli ottavi di finale. I verdi di Atene hanno ribaltato nel doppio playoff i non irresistibili islandesi del Vikingur e proveranno ora a tenere in Grecia la coppa, succedendo nell’albo d’oro ai grandi rivali dell’Olympiacos. Sarà la partita del grande ex Bartlomiej Dragowski, in viola tra il 2016 e il 2022, e di una serie di vecchie conoscenze del calcio italiano: dall’ex Roma Jedvaj ai vari Maksimovic, Swiderwski e Djuricic, tutti passati con alterne fortune dalla Serie A. Capitolo a parte lo merita il terzino destro Vagiannidis, su cui aveva puntato l’Inter nel 2020, ma che non ha mai esordito in maglia nerazzurra. 

LA STELLA

—  

Fotis Ioannidis non è esattamente un bomber da 20 gol a stagione, ma è un centravanti di manovra perfetto per esaltare l’inserimento degli esterni d’attacco. Fisico possente ma buona tecnica con entrambi i piedi, Ioannidis in estate è stato ad un passo dal Bologna, che lo aveva scelto per il dopo Zirkzee. L’affare è poi sfumato a causa del mancato accordo tra i club e Ioannidis è rimasto al Pao con l’obiettivo di vincere un titolo che dalle parti dell’Acropoli non si vede dal 2010. In stagione ha segnato 9 reti (5 in campionato, 3 in Conference e una nel playoff), ma ha fatto segnare parecchi gol anche ai compagni di riparto: su tutti il brasiliano Teté e il serbo Djuricic, in attesa del rientro dall’infortunio del talentuoso Facundo Pellistri, arrivato in estate dallo United. 

IL TECNICO

—  

La stagione del Panathiniakos è iniziata sotto la guida dell’uruguayano Diego Alonso, esonerato già in ottobre dopo appena 9 giornate e un non incoraggiante ottavo posto in classifica. A prendere il suo posto l’esperto Rui Vitoria, che gioca con un 4-3-3 solido dietro e poco incline al tiki-taka: le migliori occasioni arrivano in ripartenza grazie alle accelerazioni degli esterni d’attacco, oppure sui calci piazzati disegnati dal piede delicatissimo di Teté, ex Shakthar e Galatasaray. Il Pao è poi una squadra decisamente “casalinga”: allo Spiros Louis (dove gioca quest’anno in attesa del nuovo stadio) ha vinto 2 partite su 3 in Conference e in campionato è rimasto imbattuto in 11 gare su 12. Per fortuna dei viola la gara di ritorno si giocherà all’Artemio Franchi.  

FORMAZIONE TIPO

—  

(4-3-3): Dragowski; Vagiannidis, Maksimovic, Ingason, Mladenovic; Gnezda Cerin, Siopis, Ounahi; Tete, Ioannidis, Djuricic. Allenatore: Rui Vitoria.



Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *