Il 39enne attaccante bosniaco si è presentato: “Saremo ambiziosi e teniamo molto alla Conference. Non vedo l’ora di tornare a giocare a San Siro”
Il numero di gol e assist rimane segreto, ma Edin Dzeko non si pone limiti a Firenze, in una formazione che vuole alzare il livello anche grazie al suo talento e all’esperienza: “L’ambizione è la base di tutto il resto”, dice l’attaccante, riprendendo le parole che Pioli sta ripetendo al gruppo in questi giorni. “Mi aspetto innanzitutto qualcosa da me stesso – dice Edin – e devo mettermi al servizio dei più giovani, darò il mio massimo per aiutare la Fiorentina a crescere. Non mi sono mai posto dei target di gol e assist perché prima di ogni cosa viene la squadra però certo sono importanti. Noi dobbiamo essere ambiziosi perché è la base per ottenere risultati importanti”. L’obiettivo è un piazzamento in Champions e Dzeko, a 39 anni, ha azzerato il trascorrere del tempo e si candida per diventare un leader in viola.
PIOLI PER VINCERE
—
L’attaccante arriva in una piazza che ha voglia di tornare a vincere, dopo aver sfiorato la Conference senza riuscire ad alzare mai una coppa. Non a caso, secondo Dzeko: “Io da bambino ricordo Batistuta in maglia viola e le sue gare in Champions. Negli ultimi anni la Fiorentina ha giocato tante finali e anche se le ha perse ha dimostrato di volerci arrivare. Certo, se perdi tre finali non è un caso… e forse per questo la società ha preso un tecnico come Pioli che ha già vinto e ci permetterà di migliorare e di mettere insieme ancora più esperienza. Ci teniamo molto alla Conference”. Per quanto riguarda il piazzamento Champions, meglio viaggiare a fari spenti: “Se non veniamo inseriti nella corsa per l’alta classifica, forse è meglio per noi però la Fiorentina deve pensare alla grande. Siamo tutti bravi ragazzi ma in campo non dobbiamo essere sempre tali…”.
VOGLIA DI SAN SIRO
—
È il terzo club italiano in cui gioca, dopo Roma e Inter. Ma dopo aver disputato da titolare la finale di Champions in nerazzurro, non era stato confermato: “Non è una polemica, me è la verità. Ho fatto due anni bellissimi all’Inter e anzi non vedo l’ora di tornare a giocare a San Siro in maglia viola. Esperienza in Turchia? Sicuramente è stata bella, ma peccato che alla fine non siamo riusciti a vincere”. Aveva altre richieste sul mercato, però non ha avuto dubbi: “Quando il mio agente mi ha parlato della Fiorentina, ho voluto firmare subito. Non avevo altre idee per la testa. Io volevo solo tornare in un grande club e in Italia. Tutti mi parlano bene di questa città, ci sarà tempo di scoprirla assieme a mia moglie”. Ancora da decidere il numero di maglia.
Il Fantacampionato Gazzetta è tornato, con il montepremi più ricco d’Italia! Iscriviti e partecipa
GIOCO AGGRESSIVO
—
Nell’idea dell’allenatore c’è la possibilità di far convivere Dzeko-Gud-Kean e regalare un gioco propositivo. Ma cosa ha chiesto Pioli nello specifico a Edin? “Intanto mi sta facendo lavorare duro, ora sto effettuando dei test per capire a che punto sono sotto l’aspetto fisico. Il mister vuole che la squadra faccia sempre la partita e sia aggressiva. Kean e Gud sono entrambi grandi calciatore. Moise può crescere ancora ma lo scorso anno ha già fatto vedere chi è, proprio come ha fatto Albert al suo primo anno in Italia in serie A. Non c’è concorrenza fra attaccanti. Io dico sempre che i grandi calciatori devono giocare assieme. Ma la prima cosa da fare è quella di pensare alla squadra. Però certamente, noi tre possiamo giocare insieme. Io ho sempre pensato prima che a me stesso alla squadra e voglio rendere i miei compagni ancora più forti ed aiutarli come posso”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA