Fiorentina, Bove: “Spero e voglio fare ancora il calciatore. Roma? Non so se torno”

allgossip9@gmail.com
5 Min Read

Il centrocampista a margine del progetto che vede protagonista la Boreale, squadra di Roma dove ha mosso i primi passi, ha parlato del proprio futuro: “Ora penserò a cosa fare”

Francesco Balzani

Collaboratore

Il viola come colore dominante, di oggi e (forse) anche di domani. Per Edoardo Bove sta per arrivare il momento delle scelte. “Allenatore o dirigente? Spero e voglio fare ancora il calciatore, ora penserò a cosa fare ma la voglia è la stessa”. Il presente dice che il centrocampista romano sta mettendo tutto sé stesso nel progetto della Boreale. La squadra di Roma nord in cui ha tirato i primi calci prima di passare alla Roma e in cui – insieme al presidente Leonardi – è nata l’idea di Casa Viola, un centro sportivo polifunzionale che diventi un punto di riferimento per il calcio giovanile romano e che è stato presentato oggi in conferenza stampa proprio a due passi dai nuovi campi del club. 

fiorentina e roma

—  

Da un viola all’altro. “La qualificazione in Conference è stata una sorpresa, ma ce la siamo meritata per tutto quello che è successo quest’anno. Mi sono stati tutti vicini e ieri ero davvero felice. Forse questi mesi in panchina mi sono pure arrabbiato troppo, quando sei fuori è facile parlare”, ha aggiunto Bove. Che non dimentica la Roma. “Ranieri mi ha scritto un messaggio per farmi gli auguri, lo ringrazio per me è un onore – ha proseguito Edoardo con la solita educazione – Ha meritato di andare in Europa per la seconda parte di stagione che ha fatto. Sento ancora i compagni, ma figuratevi se mi hanno detto chi è il nuovo allenatore. Siamo sempre gli ultimi noi calciatori a sapere le cose. Il mio rapporto con la Roma resterà sempre lo stesso, è il posto in cui sono cresciuto e in cui sono diventato Edoardo. Sono stato emozionato nel vedere l’affetto dell’Olimpico, e in fondo non ho fatto tanto per meritarlo. Il futuro? Non so se c’è la possibilità di tornare, vedremo”. 

amore ricambiato

—  

Poco prima era stato presentato il progetto che vedrà una serie di lavori di ristrutturazione da quasi 1 milione di euro per la Boreale. “E’ la maniera di restituire ciò che ho ricevuto – ha proseguito Bove -. Qui ho iniziato a sognare e oggi voglio che molti ragazzi abbiano le mie stesse possibilità in un ambiente stimolante e sicuro. Il calcio deve essere anche una forma di educazione. Ho affiancato Leonardi che aveva già iniziato questo percorso, mi è sempre stato vicino. Viene dal cuore e sento anche un senso di responsabilità in questo momento per i bambini che cresceranno qui”. Il centrocampista emozionato ha continuato tra gli applausi: “Punto sempre a divertirmi, l’ho sempre fatto sin dai primi passi e poi quando ho giocato nella Roma. Non ho mai avvertito la pressione di dover arrivare. E anche adesso cerco di mantenere quella serenità”. Presenti alla conferenza anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il presidente Figc Gabriele Gravina. “Ringraziamo Edoardo e la Boreale per questo impegno su una così come la collaborazione dell’associazione “Giorgio Castelli”, creata per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle malattie cardiache e sull’uso del defibrillatore nelle strutture sportive. E intitolata all’ex calciatore 16enne scomparso di fronte al fratello gemello nel 2006 per un arresto cardiaco che lo ha colpito mentre era in campo ad allenarsi. E Bove sa bene di cosa stiamo parlando. “Prima che mi succedesse quello che sapete ero disinformato su questo argomento – ha dichiarato emozionato il centrocampista -. Quello che voglio fare ora è provare a informare più persone possibili anche grazie a questa associazione. Spero che i ragazzi possano ascoltarmi come personaggio pubblico anche se i dottori in questo sono più preparati”.



Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *