Figlio 15enne ex Roma Julio Sergio in situazione irreversibile: è in coma indotto

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Il ragazzino, affetto da un tumore cerebrale, è peggiorato negli ultimi giorni ma non sente dolore, il post dell’ex portiere sui social è straziante

Il video in cui aveva deciso di radersi a zero insieme al figlio Enzo, che doveva affrontare l’ennesimo ciclo di chemioterapia, era diventato virale. Da tempo Julio Sergio, ex portiere della Roma, aveva voluto condividere con tutti il dramma familiare che stava vivendo ma l’ultimo aggiornamento ha gelato tutti. Il ragazzo 15enne è in coma indotto, in situazione irreversibile.

Un dramma che dura da 10 anni

Tutto era iniziato nel 2015 con dei mal di testa. Le prime indagini mediche, quelle di routine, non diedero risultati, ne fecero altre più approfondite fino a quando non emerse questa terribile diagnosi: Enzo ha un tumore cerebrale. Fu operato, provò a condurre una vita normale andando a scuola ma presto ha dovuto fare i conti con la malattia: chemioterapia, radioterapia, ricoveri.

Julio Sergio, grazie alla sua notorietà, ha cercato di sensibilizzare il Governo brasiliano sulle malattie rare ( «Purtroppo ci sono molte restrizioni, sia nell’uso di alcuni farmaci, sia nella sperimentazione. Sono in contatto con Sofia Leonel, un’organizzazione brasiliana no profit che si occupa di cancro infantile. Insieme stiamo cercando di cambiare le cose per far sì che attraverso percorsi diversi si possa arrivare a sviluppare farmaci efficaci») ma il suo ultimo post è straziante.

Il post straziante di Julio Sergio

Sopo un peggioramento accusato negli ultimi giorni la situazione è precipitata come scrive il papà in una storia su Instagram. “Ho appena visitato Enzo… la situazione è la stessa di cui stiamo parlando da giorni: irreversibile. È ancora in coma indotto, con sedazione (che regoliamo secondo necessità), catetere per l’ossigeno e, cosa più importante in questo momento: è in pace, circondato da noi genitori, dalla famiglia, da voi… Non è a disagio né sente dolore”.

La Roma non ha fatto mai mancare il supporto al suo ex portiere e anche i tifosi hanno dedicato striscioni e cori in questi anni e anche tanti ex compagni e non (tra cui De Rossi e Neymar) lo avevano chiamato e supportato regalando magliette e ospitando il piccolo Enzo.

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