Figli d’arte e vita difficile: Totti, Weah, Mancini, Maradona, Pelé

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A volte i “figli di” non ce la fanno. Non sono stati baciati dallo stesso talento, ma hanno dovuto convivere con una pressione mediatica incredibile fin da bambini. Se giochi sei raccomandato, non giochi sei scarso e non sarai mai come tuo padre. E allora tanto vale iniziare un nuovo disegno, magari lontano dai riflettori. L’ultimo a dire basta col calcio giocato è stato Cristian Totti, che a nemmeno vent’anni inizierà un percorso da allenatore. Nasceva l’anno prima di Berlino, del rigore con l’Australia e della scarpa d’oro del padre. Il cognome pesa, a volte troppo. Quindi può essere meglio smarcarsi subito da una storia così scomoda e andare da soli verso il proprio destino. Per info chiedere al primo figlio di Zidane, Enzo, o al primogenito di Maldini. O a quello di Maradona. E da oggi anche a Totti jr.

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