Feyenoord-Inter, Bastoni esterno alto: i mille usi del nerazzurro

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L’azzurro si sposta largo a sinistra, è il terzo ruolo tra club e Nazionale e Inzaghi si fida: rappresenta il prototipo del difensore moderno

Dal nostro inviato Davide Stoppini

Sarà pure un omaggio a papà Nicola, che nella Cremonese correva su e già per la fascia sinistra. Terzino di professione, Bastoni senior, arrivato in carriera a sfiorare la Serie B. Alessandro no. Alessandro all’inizio ha provato a seguire le orme del papà, poi ha messo le freccia e il sorpasso è arrivato al centro. Da laterale difensivo ha giocato, quando era ancora ragazzino. Ma stasera sarà come un esordio. Nell’Inter che è rimasta senza esterni, il prescelto a sinistra è lui. Che forse mai avrebbe immaginato, nella vita, di ritrovarsi nel bel mezzo di un ottavo di Champions a dover studiare da tuttafascia.

come curry

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Come Curry Ma Bastoni è sempre una soluzione, mai un problema. Da ragazzino, con quel mancino, gli allenatori quasi lo consideravano sprecato per giocare “solo” da difensore puro. Infatti con il tempo è diventato un giocatore totale. Una volta, in un’intervista, Alessandro disse: “Mi piacerebbe fare come Steph Curry. Lui nel basket ha cambiato le regole del modo di difendere, io vorrei fare lo stesso nel calcio”. A modo suo, lo sta facendo. È il prototipo del difensore moderno, un modello che non ne trovi tanti in giro per il mondo: quanti altri tengono insieme il suo fisico, il suo sinistro, la sua visione di gioco, la sua intelligenza? Sarà per questo che Inzaghi ci ha pensato un po’ su e poi si è diretto da lui, per coprire l’emergenza in fascia. Due allenamenti, lunedì e ieri, per capire l’effetto che fa. E poi via. Dice De Vrij che “tutti sappiamo cosa fare anche in posizioni diverse. Cambiano gli uomini, mai i principi”. Vero. Ma funziona solo se hai calciatori aperti di mente come Bastoni.

terzo ruolo

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Aperto al cambiamento, vien da dire. Quello di stasera sarà il terzo ruolo coperto in stagione. Lui da sempre centrale di sinistra, in Nazionale con Spalletti è stato più che rassicurante in mezzo, a comandare e non a prendere ordini. Stasera sarà l’ago della bilancia di un modulo che resterà 3-5-2 in fase di possesso, ma che potrà facilmente trasformarsi in una difesa a quattro con Bastoni stesso terzino sinistro puro. Siamo dentro a un laboratorio, evidentemente. Di certo, Alessandro sarà aiutato dal modo di giocare di Inzaghi: ha sempre avuto licenza di attaccare a sinistra, in connessione con Dimarco e Mkhitaryan. Stasera, di quel triangolo magico, resta solo lui. Dovrà fare per tre, ma mica si spaventa. Scherzando, si potrebbe dire che giocando da esterno ha già prenotato l’ennesima sostituzione, considerando il dispendio di energie richiesto da quel ruolo. Ma forse è meglio concentrarsi su altri sorrisi. Quelli di Gerry, così lo chiamano i compagni, che durante il walkaround osservava gli spalti del De Kuip: è “la vasca”, tanto vale tuffarsi e vedere l’effetto che fa.



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