Febbre Toro-Roma, è corsa al biglietto: se si segna, si sogna – Tuttosport
September 22, 2023 | by allcalcio.it
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Potere di una vittoria. Che però non rappresenta soltanto una vittoria, ma anche una pentola a pressione di riflessioni e moti del cuore. C’è tutto un mondo in ebollizione, in effetti. La differenza la fa il colore del sangue: se è granata, in questi giorni frigge più del solito nelle vene. Prova ne siano gli effetti collaterali, splendidamente collaterali, che stanno andando in scena da martedì mattina, 12 ore dopo il successo di Salerno, 3 a 0 e tanti saluti, e sarebbero stati 4 se Radonjic non fosse stato beccato in fuorigioco millimetrico, al momento della sua tripletta.
Successo trionfale nel risultato, meno sul piano del gioco, ma non stiamo a guardare troppo per il sottile. Successo aperto, oltretutto, da una rete di Buongiorno: che ormai è diventato un idolo persino ben più di quanto potesse essere sino ad agosto inoltrato, quando pure aveva già tutta una platea ai piedi. Ma poi, è chiaro, la sua scelta di dire «no grazie» a Cairo, al suo agente e all’Atalanta e quel «sì» al Toro che porta dentro hanno fatto perdere una vagonata di milioni al suo presidente nonché un gran bel rinforzo ai bergamaschi e un aumento di stipendio per lui, tuttavia Buongiorno ha acquistato, in un colpo solo, un amore sconfinato e senza prezzo di tutto un popolo. Un privilegio più unico che raro. E ora l’ha anche buttata dentro, appunto a Salerno.
Gli splendidi effetti collaterali, ordunque, si misurano anche nella biglietteria, in questi giorni: vendite di tagliandi in presenza, oppure online (allo stesso prezzo, finalmente: non si pagano più commissioni extra). La Maratona è andata subito esaurita. E anche i posti nei Distinti stanno per terminare: restano a disposizione spazi laterali. Buone vendite anche nelle tribune più care. E buone notizie, evviva, pure per ciò che concerne la curva Primavera, su cui aleggiano ancora quegli altri, di effetti collaterali: gli esperimenti sociali contro il Napoli e l’Inter. Ma a ‘sto giro sarà praticamente una curva occupata soltanto da tifosi del Toro, nonostante arrivi una big come la Roma. Chissà quanto sarà piena, certo: perché prima che si arrivi al tutto esaurito pure lì in salsa unicamente granata ce ne passerà, eccome. Ma intanto il 50% dei posti è già stato prenotato.
E molto, per i tifosi del Toro, sta pesando la decisione dell’Osservatorio di impedire la vendita di biglietti ai residenti nel Lazio non in possesso da almeno una decina di giorni della fidelity card granata (il tutto per scongiurare nuovi scontri autostradali o simil-autostradali tra ultrà romanisti e napoletani, come a gennaio: domenica si giocherà anche Bologna-Napoli). Basti dire che dei 1.500 posti del settore ospiti, ingabbiato, ne sono stati venduti solo 600, a tutt’oggi. Una miseria, se si pensa alle abitudini dei romanisti, generosamente passionali anche in trasferta come pochi altri in Italia (e non stiamo parlando delle frange violente e delinquenziali, qui, ma dei tifosi “veri”). Resta il fatto che le limitazioni anti-ultrà hanno anche levato timori a molti tifosi e famiglie granata. E poi, diciamocelo, quando si segna, si sogna: a Salerno è stato così, con la Roma chissà. Domenica sera saranno ben oltre 20 mila i cuori granata allo stadio, probabilmente almeno 22 o 23 mila su una capienza massima di 26 mila abbondanti, escludendo il settore ospiti. E pure il meteo aiuta: le previsioni dicono sole e cielo terso tutto il giorno. E notte di stelle, guardando all’insù. Notte magicamente granata, guardando verso il prato?
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