VERONA E NAPOLI – “Il Verona non meriterebbe di stare dov’è, non ha meritato di perdere contro la Roma, 75 minuti contro il Cagliari ha fatto una grande partita. Sono una squadra molto pericolosa, i miei occhi vedono quello che la classifica non dice. Per far buono il punto di Parma dobbiamo vincere. Il Verona ha le idee chiare, ha continuità con l’allenatore, mi piace quello che vedo. Dobbiamo essere bravi a gestire la partita e i momenti, quando si è dominanti e quando non lo si è. Addai potrà giocare un po’, Jesus tornerà dalla squalifica, Diao si è sentito bene in 45 minuti, anche Kuhn. Piano piano si va, mancano solo Sergi Roberto e Dossena”.
CAMBI – “Ho tanta fiducia nei miei giocatori, penso che mi abbiano dimostrato che tutti possono giocare, magari porteremo freschezza e alternative, piano piano però stiamo tornando ad essere una squadra completa, con tutti i giocatori a disposizione”.
NICO PAZ – “Se non brilla lui non vinciamo? Ho risposto già la settimana scorsa. Non dico di sì e di no, Nico è un giocatore importante, sta crescendo, ha molta fame. Quanto più giochi e fai nella parte offensiva, puoi essere coinvolto in un’azione. Ovvio che fa la differenza, per questo è qua. Mentre per me sarà sempre un giocatore importante. Kane ha fatto 102 gol in 100 partite, cosa dice Kompany? Ho giocato con Messi e ha fatto 90 gol in un anno, che gli dico? ‘Mi hai fatto vincere tu?’. Sì, però no. Nico bravissimo giocatore, abbiamo bisogno di lui, deve continuare però con la stessa maniera di fare le cose. I gol si continueranno a fare, magari con un altro giocatore. Può convivere con Mastantuono? Non è mio compito in questo momento, è un problema del Real Madrid. Ho parlato con Xabi Alonso, è contentissimo di Ramon e Nico, di come stanno facendo le cose. Il Real Madrid ha grandissimi giocatori in quel ruolo, top mondiali, ma Nico sta in quel percorso e ha fatto un buono step. Ora Nico deve crescere di più, con il Parma non è stato molto lucido e lì deve dire che ogni 3 giorni deve essere il migliore in campo. Questa è la mentalità che vuole avere”.
MERCATO DI GENNAIO – “Vero, ha aiutato molto, si è notato. Lo abbiamo fatto perché pensavamo fosse la cosa giusta, però non è solo questo il processo. Valle, Douvikas, Smolcic sono già qua da 8-10 mesi, sono in dinamica di gioco, nostra, questa cultura che abbiamo… sono tutti dentro. Non parlano sempre con me ma dicono che certe cose non le hanno mai fatte, è solo l’inizio. Kempf 1,5 milione, Butez idem, Cavlina 0, Diego Carlos a 0, di tutto questo non si parla mai. Tra 10 giocatori abbiamo speso 15-20 milioni. Non solo il risultato, stiamo creando uno stile, un’identità, dei giovani che tra 5 anni giocheranno al Mondiale con le loro nazionali. Questo va al di là dello 0-0, noi siamo molto tranquilli”.
TUDOR – “Non mi piace parlare di Tudor, è un mondo ingiusto per tanti allenatori. Niko Kovac mi ha lasciato fuori dai convocati in una partita contro il Marsiglia e quasi piangevo, ma vedevo che per lui fosse difficile rimanere fuori. Mi ha detto: ‘Spero che un giorno sarai allenatore per vedere quanto è difficile esserlo'”.
GOLDANIGA – “Edoardo, come Strefezza, come Da Cunha e Gabrielloni… non c’è mai niente di negativo da dire. Mi spiace per lui, è un ragazzo incredibile. Lo vedo a cena con me un giorno quando andremo via da qui. Ovvio che vuole giocare, c’è livello adesso nella sua posizione, lui deve continuare e ha giocato la partita di Coppa. È complicato, però lui deve sempre essere quello è: un professionista. Lottare per la squadra”.
DIAO DALL’INIZIO – “Sì e no, è un dubbio che ho perché ho tutti a disposizione”.
ADDAI – “Non penso che inizierà domani”.
ARBITRI – “Parlare degli arbitri è difficile. Un mondo complicatissimo. Mi sembrava rigore quello di Lucas Da Cunha contro il Parma, dal mio punto di vista non l’ho visto. Dalle immagini era al limitissimo. È molto difficile, ma ora vedo che arbitra più il VAR che l’arbitro. Questo toglie responsabilità all’arbitro. Prima c’era più pressione, se sbagliavi, sbagliavi. Sento che quando si gioca in Champions la gestione dell’arbitro è diversa in base ai Paesi d’origine. Se potessimo trovare l’uniformità… Io preferisco sempre parlare, però ogni società ha la sua forma di interpretare e gestire el cose”.
VAN DER BREMPT – “Tutte le partite giocate da Smolcic sono state di un livello importantissimo, Posch è molto esperto e capisce bene quando entrare e uscire con una proiezione offensiva superiore, è molto intelligente e può fare anche gol. Vojvoda lo abbiamo usato di più esterno alto in queste ultime partite, Van der Brempt invece ha tutto per diventare un top. Sfortunatamente ha avuto un altro infortunio, più di una volta l’abbiamo dovuto cambiare nel primo tempo e ci penalizza. Ma deve continuare a lavorare, anche per mettersi a posto. Piano piano deve ritrovarsi, anche io devo riprendere la fiducia in lui a livello fisico. E ora c’è più competizione nel suo posto, dovrà lottare fino alla fine”.
DOSSENA – “Siamo contenti che la settimana scorsa era con noi. Ha fatto 5 mesi di recupero fuori. Adesso ci sarà l’ultima parte individuale con noi, poi giorno dopo giorno tornerà con noi nel gruppo. Sergi Roberto oggi ha fatto un esame, per dopo la sosta di novembre rientrerà”.
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