DOSSENA – “Non si è sentito benissimo, anche per questo l’avevo cambiato a Firenze. Altrimenti c’è Kempf, sta bene e giocherà lui”.
COMO CINICO – “La maturità a Firenze si è vista, ma dobbiamo dare continuità. Se torniamo a prendere gol alla prima occasione, non va bene. Se mi chiedete se contro la Juventus la squadra è andata bene difensivamente, io di dico di sì, se è vero che hanno segnato su rigore e su un grande spunto personale. La prestazione difensiva non era stata male nemmeno allora. Dobbiamo, nel momento in cui gli avversari palleggiano di più, sapere bene cosa fare e avere resilienza. Dobbiamo pensare “qua non si passa” e godere nel soffrire, che è una nostra prerogativa. In questi momenti si vede la maturità della squadra. A Firenze, quando abbiamo preso la palla e l’abbiamo gestita a nostro modo, loro hanno fatto più fatica, con un ottimo lavoro poi su Dodò e Zaniolo in particolare”.
TRE CENTROCAMPISTI – “È un’opzione. Così come Paz trequartista se servirà. Domani vediamo. Io ora come allenatore mi sento più forte nel poter fare scelte diverse, ci sono tante opzioni per fortuna. Tutto poi dipende da come vediamo le partite: sarà la nostra forza avere più chance. Piano piano, tutti avranno l’occasione per sentirsi importanti”.
ABBONDANZA – “È complicato avere tanti giocatori, ma è davvero una bella sensazione. Se un allenatore può scegliere è sempre positivo. Come allenatore, però, devo anche gestire il lato umano di chi magari sta fuori”.
ANGUISSA DIFFIDATO – “Mentalmente, nel giocatore, esiste quel pensiero di non andare fortissimo, se c’è il rischio di non giocare la partita successiva molto importante. Penso che giocherà, ma grazie a Dio non è un problema mio. Noi abbiamo preparato la partita come se giocherà. E, se conosco un po’ Antonio, sono sicuro che lo farà giocare”.
SNODO – “È la tipica partita che può far girare tutta la stagione. Noi dobbiamo sempre pensare partita per partita, ma sappiamo anche serve dare continuità alla vittoria di Firenze”.
FADERA – “Fadera torna dopo la squalifica, dall’inizio o dopo non è così importante: saranno undici guerrieri quelli che andranno in campo. Io dico che non bisogna mai mollare, anche se giochi 30 secondi. I cori? Fanno sempre piacere, oggi 1532 tifosi hanno visto la rifinitura: grazie a chi c’era. Per noi è una forza incredibile. Li sentiamo sicuramente, domani vogliamo dare il meglio di noi anche per loro”.
INDISPONIBILI – “Per Dossena vediamo per domani. Moreno torna, dopo una settimana in più di allenamenti e può giocare. Kempf è dovuto entrare a Firenze, può tornare dall’inizio. Gabrielloni è a posto, ma preferiamo dargli un’altra settimana si allenamenti, così come ad Alli, una o due. Sergi Roberto ha effettuato una risonanza, lunedì inizierà al campo con noi, Van der Brempt si sente bene, ma non rischio niente e con lui si lavorerà, speriamo di averlo contro il Milan. Vojvoda sarà in panchina. Dopo la sosta vogliamo una rosa al completo per affrontare al meglio il finale di stagione. Ho avuto tutta la rosa al completo solo in 5 occasioni quest’anno…”
MORENO O VALLE – “Esperienza e gioventù. Valle ha tanto da imparare. Se la giocano”.
DIAO – “È un dubbio di quando prendi un giovane. Un giovane deve sentirsi amato, libero di fare il proprio calcio, metterlo nel contesto più giusto per l’lui. La serie A è l’ambiente giusto per lui, giocatori come lui si trovano bene. Lo stesso abbiamo detto di Fadera, bravo ma un po’ impreciso in fase offensiva: è la differenza tra giocatori che costano 20 o 70 milioni. Lookman dell’Atalanta non segnava, in Italia è diventato un bomber. Diao uguale, bisogna avere calma con i giovani e speriamo ovviamente che continui a fare gol”.
CENTRALI – “Jack sicuramente, ma vedo bene Vojvoda: mi piace tantissimo. L’ho scoperto durante Milan-Torino, ha caratteristiche che apprezzo. Nella mia testa è un terzino destro, ma può fare anche il centrale”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA