Europeo Under 17: Italia-Belgio 2-1 Inacio, semifinale col Portogallo

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Gli Azzurrini campioni in carica vanno subito sotto, ma rimontano con una doppietta del figlio di Pià. Ora a Tirana per centrare la finalissima, l’altra sfida è Belgio-Francia

Già certa di essere tra le prime quattro d’Europa, l’Italia dribbla una serata scomoda ribaltando il Belgio (2-1, doppietta di Inacio dalla panchina) per chiudere il gruppo B a punteggio pieno. Gli Azzurrini di Favo si proiettano così alla semifinale di giovedì a Tirana, alle 18 contro il Portogallo (avversario battuto in finale un anno fa a Cipro). Per migliore differenza reti rispetto all’Inghilterra, anche il Belgio festeggia l’approdo in semifinale dall’altra parte del tabellone, dove incrocerà la Francia. Sorrisi per tutti, soprattutto per gli Azzurrini che acquisiscono nuova consapevolezza sulla strada che può portare alla difesa del titolo. 

TURNOVER

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Favo, nell’ottica della gestione delle energie, cambia sette titolari rispetto al successo con l’Inghilterra: dentro Pavesi, Giani, Prisco, Comotto, Maccaroni e Zanaga, oltre al secondo portiere Maran che serve proprio a Comotto un pallone scomodo che porta allo svantaggio. La costruzione arretrata azzurra viene infatti punita dopo 12’ da De Wannemacker, che scippa il possesso al milanista e va dritto in porta. Assorbito il colpo, l’Italia si riorganizza e reagisce: lo stesso Comotto in aggressione alta conquista il tiro che esalta Mounganga (gran parata di piede), poi è Prisco a fallire il pari prima dell’intervallo. Ma il vento cambia nella ripresa: Favo fa la differenza con una triplice sostituzione al 57’ inserendo tre punti fermi tenuti inizialmente a riposo, come Luongo, Arena (subito due occasioni per lui, una su assist dell’ottimo Steffanoni) e soprattutto Samuele Inacio. Proprio l’attaccante del Borussia Dortmund, in una serata stregata per i tentativi di costruzione dal basso, va aggressivo a rubare il pallone a De Wannemacker (vendetta, sull’autore del primo gol) e batte Mounganga ripristinando l’equilibrio. Lo stesso centrocampista del Genk è poi protagonista sfortunato dell’episodio che fa girare definitivamente la partita: per un contatto onestamente lieve con Mambuku, altro subentrato, l’arbitro croato Kolaric manda l’Italia sul dischetto. Si presenta ancora Inacio che non fallisce e diventano così quattro i gol in tre partite per il figlio di Inacio Pià. Come un anno fa, quando c’era Camarda, l’Italia dà l’assalto al trono d’Europa con un grande centravanti.

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