Europei femminili, Spagna che figuraccia ai rigori, la sequenza choc. Per l’Inghilterra montepremi record

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L’Inghilterra femminile è campione d’Europa per la seconda volta consecutiva, complice una serie di rigori complicata per la Spagna: la ricostruzione

L’Inghilterra è campione d’Europa per la seconda volta consecutiva. La nazionale delle Tre Leonesse difende il titolo vinto a Wembley lo scorso anno e porta a casa il secondo Europeo della sua storia. Decisivi i rigori nella finale contro la Spagna, terminata 1-1 ai tempi regolamentari. Gli stessi rigori che hanno provocato una figuraccia epica alle spagnole, arrivate alla lotteria finale senza energie, sia fisiche che mentali.

Spagna, rigori pessimi: Europeo regalato all’Inghilterra

La serie dei rigori era iniziata con quello calciato da Bethany Mead, che si presenta sul dischetto ma scivola calciando e tocca due volte il pallone. Il rigore, nonostante fosse entrato, viene fatto ribattere, a differenza di quello cancellato a marzo negli ottavi di finale di Champions a Julian Alvarez in Atletico-Real Madrid. Una differenza di trattamento dovuto al cambio regolamentare entrato in vigore a inizio luglio. Al secondo tentativo, il tiro dagli 11 metri viene respinto dal portiere spagnolo. Bonmatì e compagne iniziano bene la serie con il tiro centrale di Patri che spiazza Hampton, ma è la figuraccia deve ancora iniziare.

Greenwood segna, e con l’errore di Mariona riporta l’Inghilterra in parità. La spagnola calcia malissimo, troppo lento e prevedibile, tutto troppo facile per Hampton. Non fa lo stesso Charles che la mette dentro. La Spagna si affida dunque alla sua stella, Aitana Bonmatì: stavolta calcia di potenza, ma molto poco angolato e troppo centrale per impensierire il portiere avversario. Ma comunque le spagnole rimangono in vita grazie a una fenomenale Cata Coll che respinge il rigore di Williamson. Ma la gioia dura poco perché per la Spagna si presenta sul dischetto Paralluelo, un’altra delle stelle della nazionale, che calcia con il sinistro ma angola troppo e non trova neanche la porta. Il pallone esce alla destra della porta di Hampton e regala a Chloe Kelly la possibilità di vincere l’Europeo femminile per la seconda volta consecutive.

Tomé: “Eravamo la squadra migliore, ma non sempre vince la migliore”

Nel post partita, la ct della Spagna Tomé ha commentato così la serie dei rigori: “Eravamo la squadra migliore, ma il calcio è così; non sempre vince la squadra migliore. L’Inghilterra è una grande squadra, con un livello competitivo molto alto”. Nei tempi regolamentari e supplementari, la Spagna ha dimostrato molto di più rispetto alla nazionale guidata da Wiegman, che però è stata brava ad alzare il muro e portarla ai rigori. “Per i calci di rigore, abbiamo scelto i tiratori in base a ciò che abbiamo allenato negli ultimi giorni. Abbiamo scelto le più prolifiche, come Mariona. Ho chiesto loro di calciare e tutte mi hanno detto di essere fiduciose. Sono stato io a sceglierle”. Purtroppo per la Spagna, la fiducia non è bastata.

Inghilterra, premio storico per la vittoria dell’Europeo

Oltre alla gloria del secondo Europeo consecutivo, l’Inghilterra si porta a casa un montepremi da record. Rispetto alla scorsa edizione, c’è stato un aumento del premio in denaro del 156%. Per questa edizione, il montepremi totale ammontava a 41 milioni di euro e ogni nazionale ha ricevuto una quota di partecipazione pari a 1,8 milioni, per poi accumulare soldi in base al percorso nella fase a eliminazione diretta e ai risultati nelle partite del girone. L’Inghilterra è arrivata a un passo dall’ottenere il massimo montepremi raggiungibile, ovvero 5,1 milioni. Poco male, se ne porta a casa 5, a causa della sconfitta contro la Francia nei gironi. Rimane una cifra storica per un Europeo femminile che ha settato i nuovi standard del futuro per questo sport.

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