Il tecnico dell’Atalanta dopo la cinquina di Empoli: “Certe gare le rendiamo facili noi. Ademola? Le sue frasi annunciano un grande impegno per il finale di stagione”. Ma il nigeriano prima aveva dribblato l’argomento
A -3 dalla capolista quando mancano 12 partite alla fine, Gian Piero Gasperini e l’Atalanta non si nascondono più: il sogno Scudetto, quell’impossibile da rendere possibile, è ancora vivo. “Siamo lì, cerchiamo di restarci più a lungo che possiamo” ammette il tecnico a Sky nel post partita di Empoli, dopo che la sua squadra ha rifilato la seconda cinquina consecutiva in trasferta dopo quella di Verona, arrotondando il rendimento esterno a 30 punti in 14 gare, il migliore di tutta la Serie A. “Partite facili? Siamo noi a renderle tali. Altre squadre a Verona, ma anche a Como, hanno perso”.
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“Mi è sempre stato detto se fossimo stati in lotta per lo Scudetto – prosegue il tecnico -, dicevo che bisognava guardare dove saremmo stati in primavera. A giugno, dopo la vittoria dell’Europa League, coi programmi che immaginavamo, vedevo l’Inter su tutte e noi in grado di giocarcela con le altre. Più o meno è così: quello che sta facendo il Napoli è straordinario, non era facile immaginarlo”. La prossima giornata c’è lo scontro diretto: “Pensiamo a battere il Venezia, partita non facile. Cerchiamo di avvicinarle ancora di più, intanto abbiamo preso un bel vantaggio su chi sta dietro. Questa classifica è straordinaria, anche se qualcuno pensa che sia tutto normale”.
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Inevitabile la battuta anche sul caso Ademola Lookman, tornato titolare dopo l’infortunio e autore di una doppietta, oltre che di una partita straordinaria che lo porta a quota 12 gol complessivi in campionato. Il giocatore nigeriano, premiato come man of the match, a Sky non si è voluto esprimere sull’argomento facendo ‘scena muta’ ai microfoni. “Abbiamo finito?” ha detto, lasciando il microfono. “Ademola è diventato un giocatore straordinario quando si è messo a disposizione della squadra, ha tolto un po’ di individualismo e un po’ di ego. Ed è diventato un super giocatore. Mi è piaciuto molto l’attaccamento che ha detto di avere verso i tifosi: perché è un grande impegno per le prossime 12 partite”. Al momento della sostituzione il numero 11 è passato a diversi metri di distanza dall’allenatore, che stava dando indicazioni ai giocatori in campo.
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