Alla vigilia della sfida di Champions, il tecnico bianconero analizza insidie e progressi della Juventus, non manca di fare autocritica e rifila una bordata all’attaccante canadese
La Juventus si prepara alla cruciale gara di Champions contro i ciprioti del Pafos. Un appuntamento meno semplice di quanto possa sembrare e che Luciano Spalletti, in conferenza stampa avverte sulle insidie del match e ammette le proprie responsabilità sulla sconfitta di Napoli, chiedendo però alla squadra di dare continuità a un percorso fin qui a dir poco altalenante. Poi, l’avvertimento a dir poco stizzito a David.
Occhio a sottovalutare il Pafos
Sugli avversari di domani sera, Spalletti mette in guardia i suoi: “Il Pafos è una squadra tosta, ha molti brasiliani e portoghesi che sanno giocare a calcio. Hanno fatto male solo col Bayern, e hanno concesso pochi gol nonostante partite contro avversari top. Sono una squadra molto tignosa e organizzata sui piazzati. Hanno qualità da vendere soprattutto nei due dietro la punta. Dobbiamo essere bravi a non subire ripartenze, perché sono bravi a ribaltare l’azione”.
Juve in difficoltà
Il tecnico non si nasconde riguardo alle difficoltà offensive: “i numeri non sono quelli desiderati sia di squadra sia individuali”, ammette, pur sottolineando come la squadra stia crescendo in alcuni meccanismi: “Ho le stesse intenzioni e certezze di quando ho accettato di venire qui. I ragazzi li vedo migliorare in allenamento. Più li vedo e più ho a che fare con loro più mi arrabbio e, al contempo, tranquillizzo. Mi fanno stare sull’ottovolante… a volte rido e altre volte strillo”.
Mea culpa sul ko del Maradona
E qui arriva il mea culpa sulle scelte fatte a Napoli, definite dallo stesso Spalletti “penalizzanti” per i suoi giocatori: “Partire a Napoli senza attaccanti non era per pungolarli, ma perché volevo vincere la partita Ero convinto fosse il sistema giusto, ma il risultato non è stato quello che volevo. Ho delle responsabilità, ovviamente, ma rientrati negli spogliatoi ai ragazzi ho ammesso di averli danneggiati con le mie scelto”, ha proseguito.
Yildiz come Kvara e il ritorno dei centrali
Passando ai singoli, Spalletti annuncia il ritorno tra i convocati di Bremer e Rugani, ma avverte su Thuram: “Sembra un po’ in fatica dal punto di vista fisico e tecnico, ma resta un giocatore forte e di cui abbiamo bisogno. Deve migliorare senza palla per creare spazi”. Su Yildiz, invece, l’ex ct chiarisce le sue parole: “Probabilmente l’ho detta male, o avete inteso male voi. Io intendevo che lui ha molto potenziale, che ancora non si è visto. Ha margini incredibili. Dico le stesse cose che dicevo di Kvara a Napoli. Kenan può diventare un super top perché in allenamento fa molto di più”.
Bordata a David
Infine, la bordata a David: “Ha bisogno di 5 partite per andare in fiducia? Anche io avrei bisogno di 5 gare per allenare il Real e il Barcellona e far vedere il mio livello da allenatore. Ma non funziona così. Funziona che se vai ‘solo’ forte in allenamento dopo due settimane in cui sei andato fortissimo, io ti concedo 10 minuti. Se giochi bene ti do un tempo e poi una partita e così via. No, che viene all’allenamento e una volta fai in un modo e un in un altro… se scrivete bene questa cosa in modo che lo legga, mi fate un favore”.

