“È morto un bambino”. E il derby di Roma si fermò

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Il 21 marzo 2004 fuori dall’Olimpico scoppiarono incidenti tra le due tifoserie. E dentro lo stadio girò una voce: “C’è un morto, l’ha investito un’auto della polizia”. Lazio-Roma fu sospesa. Ma era una colossale falsità

Ad un certo punto lo speaker dell’Olimpico annunciò: “Si è sparsa la notizia che un bambino sarebbe morto investito da un’automobile della polizia. La notizia è priva di fondamento”. Erano le 21.49 del 21 marzo 2004. I fischi, gli insulti, i cori. “Celerino assassino/celerino assassino” ritmato dalla curva giallorossa. L’odore acre dei fumogeni, la tensione che si respirava ovunque. I giocatori di Roma e Lazio sostavano a centrocampo, colti nella fissità di chi non sa cosa fare. Molti di loro, al rientro in campo dagli spogliatoi, avevano sentito raccontare qualcosa di terribile. L’arbitro Rosetti aveva il fischietto in mano, era chiamato a dare inizio al secondo tempo del derby romano.

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