Si è spento all’età di 84 anni, colpito da un infarto fulminante, il giornalista e conduttore tv Luca Giurato. “Eravamo a Santa Marinella, per goderci l’ultimo scorcio di estate…”, dice, in lacrime, la moglie Daniela Vergara.
Nato a Roma nel 1939, era figlio di un diplomatico siciliano che, nel dopoguerra, scontò la sua fedeltà al regime fascista, prestando servizio a Porto Alegre in Brasile e a Rosario in Argentina.
“Lo vedevamo per le feste” ha raccontato Giurato. “Il matrimonio tra mamma e papà non era molto riuscito. Quando io avevo 16 anni ci fu un tentativo di riconciliazione. Partimmo tutti quanti per l’Argentina, loro due, noi quattro fratelli e la tata Tonina”, ma il tentativo fu un fallimento: “Quattro mesi dopo mia madre decise di tornare in Italia con due dei fratelli. Io rimasi con mio padre”.
Volto cult della tv
La sua prima apparizione televisiva nel 1992-1993 in A tutta stampa, rassegna stampa all’interno del Tg Uno notte. Nell’autunno del 1993, l’avventura a Domenica in con Mara Venier. “Se ne va un pezzo di vita, un amico a cui devo tutto. E’ lui che mi ha voluto per la prima volta a Domenica In. Ultimamente si era voluto ritirare e girava il mondo”, è stato il commento a caldo di una addolorata Venier.
Nel 1989 e nel 1995 ricevette il Premio simpatia e diventò uno dei principali conduttori di Rai 1 – UnoMattina – fino al 2008; suoi colleghi sono stati Livia Azzariti, Paola Saluzzi, Antonella Clerici. Nel 2004-2005 condusse Italia che vai insieme a Francesca Chillemi e Guido Barlozzetti il sabato pomeriggio su Rai 1.
Luca Giurato (Contrasto)
Conseguita la maturità classica al liceo Virgilio di Roma, entrò a Paese Sera come cronista a vent’anni, diventando giornalista professionista nel 1965. Quindi il passaggio a La Stampa e nel 1986 fu nominato direttore del GR1, giornale radio di Radio Rai, poi fu vicedirettore del TG1 fino al 1990. Il ritorno a UnoMattina insieme a Monica Maggioni e a Eleonora Daniele. Dal settembre 2008 fu opinionista della sesta edizione de “L’isola dei famosi” insieme a Mara Venier. Fu opinionista anche a I raccomandati. Nella stagione 2009-2010 curò una rubrica all’interno di UnoMattina Week-End. Si rese famoso anche per le sue innumerevoli gaffe e lapsus linguae di cui si rese protagonista.
Con le gaffe conquistò la simpatia degli italiani e ispirò la Gialappa’s e Striscia
Giornalismo, ma non solo. Conquistò le simpatie degli italiani anche a causa di alcuni lapsus che col tempo diventarono veri e propri cult e che in queste ore, alla notizia della sua morte, sono divenute virali come ultimo saluto di tanti italiani sui social. Piccolo gesto d’affetto, testimonianza di un legame forte creato col pubblico.
Gaffe che, in alcuni casi, lo stesso conduttore poi ammetterà di aver commesso volutamente. Gaffe che hanno ispirato la Gialappa’s Band nel programma ‘Mai dire gol’ e ‘Striscia la notizia, in una rubrica chiamata ‘Ci avrei Giurato’ e in una puntata speciale intitolata Luca Giurato Show. Nel suo percorso da registrare anche la presenza come ospite e opinionista a trasmissioni come ‘Quelli che il Calcio’, ‘L’Isola dei Famosi’, ‘I Raccomandati’. Nel 2010 anche la presenza, come concorrente, a ‘Let’s Dance’ su Canale 5.
Due anni fa la scomparsa del fratello Blasco, morto a Roma il 26 dicembre, direttore della fotografia. Nel 2017 l’ultima apparizione televisiva, quando decise di dedicarsi solo alla vita privata.
Luca Giurato (Morena Brengola/Getty Images)
Rai: stile inconfondibile, resta patrimonio prezioso
“La scomparsa di Luca Giurato addolora profondamente tutta l’azienda che si stringe affettuosamente alla moglie Daniela e a tutti i suoi cari, con un sentimento di profonda riconoscenza. Perché Luca Giurato è stato un giornalista che ha incarnato al meglio – basti ricordare Unomattina, ma non solo – l’essere volto e voce del servizio pubblico, entrando nelle case degli italiani quasi come uno ‘di famiglia’, con uno stile inconfondibile, sorridente e ‘accogliente’, accompagnato da altrettanto inconfondibili simpatia, leggerezza e ironia. Doti umane e professionali che restano patrimonio prezioso del servizio pubblico”. Così i vertici della Rai in una nota.
Source link
RELATED POSTS
View all