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Dybala: "Ho rifiutato tante offerte, ora voglio un trofeo con la Roma" – La Gazzetta dello Sport

September 15, 2023 | by allcalcio.it

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Emanuele Zotti
Paulo Dybala è sempre più al centro della Roma. Non solo nelle vesti di uomo chiave in campo a suon di gol e assist, ma anche sul mercato dove l’attaccante giallorosso ha provato a dare una mano al club dei Friedkin contattando direttamente almeno due profili seguiti a Trigoria. Uno è chiaramente Leandro Paredes, amico e compagno di Nazionale che insieme alla Joya si è laureato campione del mondo e adesso vuole continuare a condividere nuovi successi con la maglia della Roma: “Quando ho saputo che poteva venire l’ho chiamato tutti i giorni – racconta Paulo in una lunga intervista ad AS – chiedendogli notizie e se potevo aiutarlo in qualche modo. Sono stato molto contento del suo arrivo, so che gli piacciono molto la città e il club. La qualità che ha ci aiuterà molto”. 
Se con l’ex PSG il “lavoro” di Dybala si è rivelato fruttuoso per agevolare la trattativa lampo condotta e portata a termine da Tiago Pinto, lo stesso non si può dire per Alvaro Morata. Da quasi un mese infatti al Fulvio Bernardini hanno abbandonato la pista che porta allo spagnolo, considerato incompatibile con il progetto romanista per i costi dell’operazione. Quando però la strada per arrivare al centravanti dell’Atletico Madrid sembrava praticabile, per Dybala è stato quasi impossibile non contattare l’amico Alvaro e provare a spingerlo verso il Fulvio Bernardini: “Io l’ho sempre chiamato. Siamo molto amici, è quasi di famiglia, lo conosco da molto tempo. Ovviamente è un’opzione non praticabile, ma mi sarebbe piaciuto averlo qui a Roma con noi”.
Insomma, Dybala sembra essersi calato alla perfezione nel ruolo di “uomo in più” per la Roma. Sia in campo che fuori. Esattamente come aveva fatto l’estate scorsa Francesco Totti che, da “semplice” tifoso, a inizio mercato aveva parlato pubblicamente di Paulo come il giocatore giusto su cui puntare: “L’ho visto prima della partita di beneficenza di Eto’o a Milano. Non abbiamo parlato molto, perché c’erano le telecamere, ma gli sono molto grato per le parole che ha detto su di me. Qui è un dio, è un mito per il popolo e ha tutta la mia ammirazione”.
Proprio come lo storico capitano giallorosso, anche Dybala ha trovato nei tifosi e nella città il proprio ambiente ideale. Per questo, nonostante nelle scorse settimane dall’Arabia Saudita abbiano bussato alla sua porta, il numero 21 ha declinato ogni offerta per proseguire il suo percorso con la Roma: “Ho detto no a tante proposte. Mi sento bene qui. Mi hanno trattato in un modo unico. Durante le vacanze ho continuato a chiacchierare con Mou ed entrambi volevamo davvero dare qualcosa in più. Siamo stati vicini al raggiungimento di un obiettivo importante e ci è rimasto quel sapore agrodolce. Mi sono sentito molto a mio agio sotto tutti gli aspetti”. Anche lo Special One ha rivestito un ruolo cruciale nella scelta di quello che ama definire: “Un ragazzo di un’altra epoca”: “Se lo pensa un allenatore che ha fatto numeri incredibili è un enorme piacere. Dico sempre che è il gruppo che mi fa stare bene e può dare il massimo. Sono grato a lui, al suo staff e ai colleghi”.
Dopo aver concluso la sua prima stagione nella Capitale con 18 reti segnate, Dybala è pronto a spingere da subito sull’acceleratore: “Confido molto in me stesso, in quello che posso dare. Se i compagni si appoggiano a me, è una bellissima responsabilità. A volte sembra che non abbiamo un gioco molto appariscente, ma è sempre molto efficace e questo fa risaltare i risultati individuali dei giocatori”. Tra gli obiettivi di squadra invece c’è quello di portare a Trigoria un trofeo e cancellare la delusione per la sconfitta subita in finale di Europa League: “Cercheremo di migliorare in tutte le competizioni. Vogliamo regalare un titolo ai tifosi, se lo meritano. Con i rinforzi arrivati e quelli che potrebbero arrivare, abbiamo un’ottima rosa. Cercheremo di essere più aggressivi, più profondi, con un gioco che ci dia più opzioni”.
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Quando si parla del suo passato alla Juventus invece, Dybala non riesce a trattenere un pizzico di amarezza per il modo in cui a Torino hanno deciso di interrompere il rapporto, scegliendo di non rinnovargli il contratto: “Non è stato facile ed è stato inaspettato. Qualche mese prima ho scoperto che non sarei stato preso in considerazione dal club, ma fino a pochi giorni prima la realtà era diversa. È stato un duro colpo, sono passati tanti anni ed era come casa mia. Conoscevo tutti, lo stadio, i tifosi, ero il vice capitano… La mia idea era di continuare lì, ma il calcio porta a queste cose, non sono stato il primo e non sarò l’ultimo. Sono e sarò grato alla società, che mi ha fatto crescere come persona e come calciatore. Sono stati sette anni molto belli”.

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