ROMA – Chissà se oggi pomeriggio Paulo Dybala durante la fase di ricognizione del campo ascolterà “Live is life”, come qualche volta gli capita di fare nello spogliatoio della Roma o prima di giocare all’Olimpico. Di certo sentire la celebre canzone di Opus nel tempio di Maradona non potrà che fargli un certo effetto. Da brividi per lui, un argentino cresciuto nel segno del suo mito e incoronato più di una volta dal Pibe de Oro per la sua classe e la sua fantasia: «Paulo è al livello di Messi, è un fenomeno», aveva ammesso. E allora un conto è se a dirlo è un ex giocatore, un ex campione o tutto il mondo, un conto è se è dirlo è Diego. Sarà per lui impossibile non pensare a quel numero 10 che per sette anni ha infiammato Napoli e, contemporaneamente, l’intera Argentina.
Roma, Dybala mai in gol a Napoli
E sembra quasi un segno di riverenza il fatto che Dybala in nove partite giocate al San Paolo-Maradona non abbia segnato neanche un gol. Casualità, certo, ma a qualche napoletano piace vederci anche una sorta di immenso rispetto verso la leggenda del calcio. Soprattutto a quei napoletani che due stagioni fa sognavano l’arrivo della Joya in azzurro. Quando ormai era chiaro il suo addio alla Juventus, anche il Napoli si informò per ingaggiarlo a parametro zero. Ma le cifre, come ammise poi anche Spalletti, non quaravano e Dybala sbarcò in giallorosso. Un rimpianto per i tifosi azzurri, una festa invece per i romanisti che hanno trovato in lui talento, qualità, fantasia e divertimento. E non è un caso che dentro e fuori Trigoria Dybala venga accostato a Totti. Giocatori che intendono il calcio in maniera differente, con un pensiero diverso e una qualità lontana da tanti altri. Lo stesso che valeva per Maradona, il genio calcistico per eccellenza. L’amicizia tra Francesco e Diego spiega tanto se non tutto.
Roma, Dybala decisivo
Ieri Dybala è partito insieme alla squadra dalla stazione Termini. Cento tifosi ad aspettare la Roma, Paulo si è fermato con buona parte di loro per firmare autografi e scattare selfie: sceso per primo dal pullman, salito per ultimo sul treno. E l’accoglienza a Napoli è stata più o meno la stessa vista all’ingresso della stazione romana in via Marsala. L’affetto azzurro, al di là, dei colori. L’effetto Argentina. Oggi però Dybala penserà solo a vincere, per continuare la sua striscia positiva e avvicinare l’obiettivo Champions. Nove gol realizzati dal 16 gennaio, nessuno ha segnato così tanto sotto la nuova guida di De Rossi. E in tutto sono 15 gol e 10 assist stagionali che si sommano alle 18 reti e gli 8 passaggi vincenti della sua prima in giallorosso. Fondamentale per la Roma, essenziale per DDR e per la squadra: c’è una Roma con Dybala e una senza Dybala. E oggi Paulo dovrà dimostrarlo anche nel tempio di Maradona, per cercare il suo primo gol a Napoli.
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