Dune: Prophecy è una serie splendida e paurosa, molto, molto oscura
November 19, 2024 | by allcalcio.it
Dune: Prophecy, almeno nei suoi primi episodi è una combinazione esplosiva di registri. La serie prequel e spin-off degli ultimi adattamenti cinematografici della trilogia di Frank Herbert mette insieme elementi della fantascienza con altri dal fantasy e propone molte scene degne di una serie a tema politico.
Mi direte “sai, che novità!” e lo capisco, ma la politica pare la vera leva di questa storia. Con una grande protagonista: una reverenda madre nata Harkonnen e determinata a riportare agli antichi fasti il proprio casato caduto in miseria durante la Guerra… contro le macchine pensanti!! Un pezzo di storia che ci spiega in pochi minuti perché in Dune non compaiono mai dei veri computer che, anzi, sono stati sostituiti dai mentat, praticamente dei calcolatori umani.
Valya, questo il nome del personaggio, che vediamo sia da ragazzina che da adulta, è colei che, al momento in cui inizia la storia, tiene insieme da 30 anni la sorellanza Bene Gesserit ma anche l’Impero, impegnata a mantenere l’equilibrio cosmico garantendo matrimoni combinati che non mettono a rischio uno stato di relativa pace, ma favorendo anche il suo piano di riscatto familiare (obiettivo per il quale è disposta a tutto).
Quello che non si aspetta è che, proprio sul più bello, emergerà dal nulla un improbabile antagonista che si rivelerà molto più pericoloso, spietato e potente del previsto.
Un uomo qualsiasi che si è trasformato in qualcosa che assomiglia a un mago (o forse a un dio?) dopo essere stato mangiato e risputato dal verme più antico e venerato di Arrakis (aka Dune).
Un essere che sembra dotato di poteri mistici come le Bene Gesserit e interessato a usarli contro di loro, perché a differenza di tutti gli altri riesce a leggere benissimo i loro intenti.
Il mondo in cui si muove Dune: Prophecy è di grande fascino e bellezza (fotografia e sonoro sono incredibili), ma narrativamente è molto diverso da quello che abbiamo visto fino a oggi.
La serie che ce lo svela contiene molta meno “magia” Bene Gesserit del previsto, per favorire piuttosto il lavoro di controllo politico agito dalle Sorelle all’interno delle varie casate, dove sono richieste come consigliere (se non come compagne e mogli) per la loro capacità di capire se chi hanno davanti mente o meno. Tutto, mentre nei baretti ai margini della locale galassia lontana, lontana, si muove una qualche resistenza che desidera un mondo meno controllato e si mescola con giovani aristocratici che della spezia – motore di tutto l’universo di Dune – fanno un inconsueto uso ricreativo.
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