La Procura di Roma sta ancora verificando se nel fascicolo ottenuto dalla Procura di Perugia esistono elementi che possano ritenere fondate le accuse mosse al presidente della Figc Gabriele Gravina, Ma al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato.
Le segnalazioni nei confronti di presunti illeciti riconducibili a Gravina derivano peraltro dall’operato del sostituto procuratore della DNA Laudati e dal finanziere Striano, indagati (loro sì) per abuso d’ufficio, per aver procurato danno volontario allo stesso Gravina. Devono anche rispondere all’accusa di accesso abusivo al sistema informativo per raccogliere informazioni segrete e di falso, per aver detto di avere agito su input della procura di Salerno, mentre le informazioni sarebbero arrivate da Emanuele Floridi, esperto advisor del mondo dello sport, vicino a Lotito, un tempo collaboratore dello stesso Gravina con cui sarebbe poi entrato in conflitto. Floridi che, tramite il suo legale, smentisce di essere l’informatore e sostiene di non essersi presentato spontaneamente dal pm, ma di essere stato convocato come persona informata sui fatti.
Laudati avrebbe detto di voler svolgere accertamenti su ipotetiche compartecipazioni patrimoniali tra Gravina e Iervolino, che nel 2021 acquisì la Salernitana. Lotito non avrebbe voluto cedere la società, ma fu costretto a farlo dal presidente della Figc, che fece valere il principio secondo cui non si possono possedere due club all’interno dello stesso campionato e in virtù di questo non accettò neppure l’ipotesi di un trust.
Il presidente della Lazio chiederà di essere sentito anche dai pm romani, dopo essere già stato ascoltato a Perugia, così come Gravina. Lì il numero uno della Figc ha risposto anche delle presunte tangenti ricevute quando era presidente della Lega Pro per l’appalto dei diritti tv a Isg (società specializzata in piattaforme digitali). L’attenzione è rivolta ai soldi che – secondo l’accusa – sarebbero rientrati a Gravina tramite due preliminari di compravendita di libri antichi, mai ceduti in realtà. Parte di quei soldi sarebbe stata utilizzata per l’acquisto di un appartamento a Milano. Ipotesi. La Procura di Roma deciderà se solo di questo si tratta, se archiviare o meno.
Lotito a Sky: “Con questa vicenda io e la Lazio non c’entriamo nulla”
Della vicenda ha parlato anche il presidente della Lazio a Sky Sport nel pre partita di Champions: “Innanzitutto la Lazio non c’entra nulla in tutta questa vicenda. Il sottoscritto non c’entra. Oggi ho fatto un comunicato ufficiale per smentire categoricamente e diffidare tutti coloro che accostano a questa vicenda il mio nome. Lo fanno perché lo usano come cassa di risonanza, perché lo sapete tutti che il mio nome fa audience. Ma io in questa vicenda non conosco nessuno, non sono mai entrato nelle vicende e non ho neanche la conoscenza dei fatti. Sono stato chiamato perché alcune persone, compreso Emanuele Floridi, che sanno tutti, è una persona con cui ho un rapporto come lui ha un rapporto con tutti i presidenti di Serie A e di Serie B. E con lo stesso Gravina, perché io l’ho conosciuto da Gravina. Allora hanno voluto sapere se io conoscessi le persone che oggi sono attenzionate. Hanno visto che io non conosco nessuno. Peraltro sono stato chiamato e sono andato subito, senza avvalermi delle mie prerogative da parlamentare, l’ho fatto perché non ho nulla da nascondere. Oggi ho fatto un comunicato ufficiale dichiarando e diffidando tutte le persone che utilizzano il mio nome accostandolo a questi problemi e soprattutto per lasciare intendere eventuali mie considerazioni su questo tema. Io su questo tema non sono a conoscenza di nulla e non ho mai trattato nulla. Quindi l’ho detto apertamente e lo ridirò oggi pubblicamente: il primo che si azzarda ad accostare il mio nome a questa vicenda avrà le conseguenze preposte da quello che prevede la legge”
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