domani intanto l’autopsia dell’anziano investito, il club si tutela

ALL calcio
6 Min Read

Indagato per omicidio stradale. Martinez è tornato ad allenarsi: sarà seguito da psicologi e penalisti. Domani l’autopsia sull’anziano investito

Aveva il permesso del club per rimanere a riposo ma Josep Martinez si è presentato egualmente alla Pinetina prima di Inter-Fiorentina e si è allenato da solo. Il portiere, indagato per la morte di Paolo Saibene, l’anziano in carrozzina travolto e ucciso dal Suv del giocatore, sarà seguito da uno psicologo, in attesa che venga fatta chiarezza sulla dinamica dell’incidente. Intanto domani è in programma l’autopsia sul cadavere per accertare se l’uomo è stato vittima di un malore.

Martinez si rivede alla Pinetina, la ricerca di normalità

Un abbraccio a ogni compagno di squadra, poi un leggero lavoro di scarico in campo, poco prima di Inter-Fiorentina. Josep Martinez rivuole la sua normalità, allenarsi senza pensieri, tornare a casa come ogni comune cittadino senza arrovellarsi la mente ripensando a quanto accaduto martedì mattina sulla Provinciale 32 nel comune di Fenegrò, quando la sua auto, un Suv Byd, ha impattato contro la carrozzina di Paolo Saibene, 81 anni, deceduto per le ferite riportate nell’incidente.

Il portiere dell’Inter è indagato per omicidio stradale dalla Procura di Como, un atto formale in attesa che venga fatta definitivamente luce sull’accaduto, sulla dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita l’81enne Saibene. Martinez, in questa battaglia umana e giudiziaria non sarà solo, è aiutato dallo staff psicologico del club; i compagni gli sono vicino, come dimostrano le ore trascorse insieme prima della gara vinta contro la Fiorentina.

Disposta l’autopsia sul corpo di Saibene

Un team di penalisti lo accompagnerà e informerà, passo dopo passo. Intanto il sostituto procuratore di Como, Giulia Ometto ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima. Si terrà domani presso l’Unità Operativa di Medicina Legale dell’Ospedale Sant’Anna di Como. Vi parteciperà, come riportato da La Gazzetta dello Sport, anche un medico consulente di parte, nominato dall’Inter.

Bisognerà capire se l’uomo abbia accusato un malore mentre percorreva la Provinciale a bordo della sua carrozzina elettrica. Se a causa di questo abbia perso il controllo del quadriciclo, finendo fuori dalla pista ciclabile proprio mentre sopraggiungeva l’auto di Martinez, che stava recandosi alla Pinetina per l’allenamento del martedì.

L’esito dell’autopsia non sarà immediato, dovranno passare alcuni giorni prima di sapere se Saibene, affetto da problemi di deambulazione, si sia sentito male, finendo con il suo veicolo sull’asfalto fino all’impatto fatale con il Suv di Martinez.

Martinez indagato per omicidio stradale

Il portiere, nel frattempo, ha deciso di vivere la sua vita, presentandosi alla Pinetina anticipando i tempi del suo rientro, evitando di restare chiuso in casa. Ieri ha percorso la stessa strada dell’incidente, non ha potuto farlo a bordo del suo Suv, posto sotto sequestro dai Carabinieri, che intanto incrociando i dati proveranno a chiarire se il cellulare del giocatore fosse in uso al momento dell’incidente.

L’alcooltest ha dato esito negativo, Martinez non ha assunto droghe prima di mettersi alla guida, lo ha chiarito l’esito del test a cui è stato immediatamente sottoposto. Ma per qualche mese dovrà comunque convivere con un capo di imputazione pesantissimo, omicidio stradale (art. 589-bis del codice penale), per il quale si rischiano fino a 7 anni di carcere.

Martinez e la dinamica dell’incidente

Gli inquirenti chiariranno la dinamica dell’incidente. Martinez, nella dichiarazione resa ai Carabinieri presenti sul luogo del sinistro, ha dichiarato di aver visto l’anziano spostarsi di colpo in un tratto di strada da percorrere entro un limite di velocità di 90 km/h. Anche un paio di testimoni a bordo dell’auto immediatamente dietro il Suv del portiere – si legge su La Gazzetta dello Sport – sembrerebbero confermare questa versione.

L’Inter, nel frattempo, attraverso il presidente Beppe Marotta si è messa in contatto con la famiglia della vittima. C’è stata una chiacchierata tra il massimo esponente del club nerazzurro e Lucio Saibene, il figlio dell’anziano deceduto. Una dimostrazione di affetto, in un momento complicato per tutti.

TAGGED:
Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *