Si attende solo la fumata bianca, poi inzierà l’era Paratici: il dirigente non è spaventato dalle possibili limitazioni sul mercato, che cosa succederà a gennaio
La rivoluzione di Commisso passa attraverso Fabio Paratici. La fumata bianca è sempre più vicina: l’ex dirigente della Juventus sta per liberarsi dal Tottenham, dopodiché si legherà per cinque anni alla Fiorentina. Il patron italo-americano gli affiderà pieni poteri con l’obiettivo innanzitutto di salvare la squadra per poi gettare le basi del rilancio. Cambierà tutto a gennaio: previsto bollino rosso tanto in entrata quanto in uscita. Da Maldini a Disasi, da Dzeko a Dodo: ecco chi arriva e chi parte e qual è la posizione su Vanoli.
Fiorentina, svolta Paratici: che ruolo avrà
L’addio di Pradè, che ha anticipato anche l’esonero di Pioli, ha lasciato un vuoto tamponato dalla promozione di Goretti a ds. Ma con la Fiorentina ultima in classifica con soli 9 punti in 16 partite, serve una figura forte e d’esperienza per centrare la missione salvezza.
E chi meglio dell’uomo che ha portato Cristiano Ronaldo alla Juventus? Commisso, impossibilitato a far ritorno in Italia dopo l’intervento cui si è sottoposto a inizio ottobre, ha rotto gli indugi: Paratici sarà il nuovo responsabile del comparto sportivo della Viola, ridimensionando probabilmente la figura del dg Alessandro Ferrari. In attesa di capire se il club subirà o meno limitazioni sul mercato dopo i 92 milioni spesi in estate (il rischio è quello di un blocco soft), si pensa già alla rivoluzione – profonda – da attuare a gennaio.
Dzeko, Dodo, Kean: ecco chi parte
La doppietta di Kean nella manita all’Udinese (prima vittoria in campionato, ndr) è servita a ricollocare Moise al centro del villaggio. No, l’ex Juventus e Paris Saint-Germain non lascerà il capoluogo toscano. Anzi, è la figura attorno al quale va modellata la squadra. Chi, invece, ha le valigie pronte è Dzeko: De Rossi è pronto ad accoglierlo al Genoa.
E rischia anche Dodo, che ha il contratto in scadenza nel 2025 ed è valutato sui 25 milioni: l’Inter ci sta pensando seriamente. Occhio a Piccoli, l’acquisto più oneroso della storia del club che ha deluso le aspettative. Hanno la valigia pronta Viti, Kouamé, Richardson, Pablo Marì e forse pure Sohm. Retromarcia, invece, su Gudmundsson: sull’islandese ci sono diversi club, ma arrivano segnali di crescita che lasciano ben sperare.
Da Maldini jr a Disasi: i nomi entrate
Il rischio è che la Fiorentina debba operare a saldo zero, ma Paratici non è certo spaventato. Del resto, se ha accettato la destinazione viola, vuol dire che ha anche ricevuto garanzie in merito al mercato. Stuzzica non poco Daniel Maldini, che all’Atalanda si è smarrito dopo aver conquistato l’azzurro della Nazionale.
Ma sulla trequarti piace anche Boga, ex Sassuolo che non vede l’ora di lasciare ‘l’inferno’ di Nizza, dopo essere stato vittima di un raid da parte dei tifosi. Si guarda anche alla Premier, più precisamente in casa Chelsea: per la difesa Paratici valuta i profili di Acheampong e Disasi. Gioca in Germania – nell’Union Berlino – il 26enne centrale portoghese Diogo Leite. Un altro nome caldo è quello di Eric Martel, centrocampista del Colonia.
La posizione di Paratici su Vanoli
Il tecnico ha salvato la sua panchina con la convincente vittoria centrata nell’ultima uscita ai danni dell’Udinese, nel deserto di un Franchi che non ha risparmiato fischi. Come riferisce il Corriere Fiorentino, Paratici ha le idee piuttosto chiare sul futuro imminente dell’allenatore.
Già, Vanoli gode della stima e della fiducia del dirigente, che non intende attuare un nuovo ribaltone. Si andrà avanti insieme, poi al termine della stagione si deciderà il da farsi.

