Due gare consecutive il Foggia non le vinceva da oltre un girone. Allora furono il blitz al ‘Massimino’ e la successiva vittoria in rimonta con la Turris allo ‘Zac’. Adesso i sei punti in due gare arrivano dopo due scontri diretti, con Monopoli e Brindisi. Proprio contro quest’ultima formazione, i rossoneri avevano assaporato per una notte il gusto del primato. Da allora cominciò il lento e inesorabile crollo che ha fatto piombare i rossoneri nella bagarre salvezza. La speranza è che questa volta, la vittoria sia foriera di una svolta positiva.
L’ha decisa un uomo in particolare: Emanuele Santaniello. Lo ha fatto prima segnando la rete del vantaggio, poi ispirando quella del raddoppio. E soprattutto ai suoi gol e al suo peso specifico offensivo che il Foggia si sta appoggiando e si appoggerà per conquistare l’agognata permanenza in terza serie. Una discreta performance per la squadra di Cudini, che ha forse avuto il demerito di tenere in partita gli avversari troppo a lungo, malgrado la differenza di valori in campo sia stata evidente sin dalle prime battute.
Poca cosa il Brindisi, che mai come in questa occasione, ha dimostrato di meritare l’ultima piazza. Squadra con poche idee e ancor meno qualità, schierata dall’inizio con tre centrali difensivi e quattro terzini. Non proprio il massimo per una squadra con l’acqua alla gola. La timida reazione palesata nel primo quarto d’ora della ripresa ha prodotto davvero poco per avanzare qualche rimpianto.
PRIMO TEMPO – La continuità per cercare la continuità. Il gioco di parole è voluto e dovuto, analizzando le scelte iniziali di Cudini. La conquista del secondo successo di fila – che manca esattamente da un girone – passa attraverso la conferma in blocco della squadra vittoriosa con il Monopoli. L’unico cambiamento (Salines per Silvestro) è determinato dalla squalifica del terzino scuola Inter. Altrimenti, chissà. 3-4-2-1, dunque, con Millico e Rolando più predisposti a stringere in mezzo per agevolare la discesa dei quarti di centrocampo per azzannare le corsie. Dall’altra parte, le mosse di Roselli appaiono piuttosto conservative. Il tecnico brindisino infarcisce la mediana di esterni difensivi, con Pinto e Vona mezzali, e Galazzini e capitan Calderoni quinti. Difficile pretendere qualità nella proposta. La partita, infatti, tende a farla il Foggia, che non produrrà trame di gioco da far vedere agli aspiranti allenatori durante i corsi a Coverciano, ma per lo meno cerca di giocare a calcio. La partita potrebbe già prendere una piega favorevole ai satanelli, ma Saio è ben posizionato sul destro di Salines al 9’, e felino sulla incornata di Santaniello al 10’. Antipasti del gol che arriverà di lì a poco. Perché il Brindisi, non solo ha idee pari allo zero, ma neppure riesce a leggere e contenere i movimenti dei due partner offensivi di Santaniello. L’azione del gol, che giunge al quarto d’ora, è emblematica: Millico taglia in orizzontale la trequarti, sfrutta la prateria concessagli sulla destra e confeziona un cross perfetto per la deviazione di Santaniello, che batte un Saio un po’ meno irreprensibile. A complicare le cose in casa Brindisi c’è anche l’infortunio di capitan Calderoni (dentro Monti). Tuttavia, la formazione di Roselli riesce a chiudere la prima frazione con il più basso dei passivi. Segno della eccessiva indulgenza degli ospiti, anch’essi costretti a cambiare il capitano, Rizzo, bloccato da un guaio muscolare a un passo dal duplice fischio.
SECONDO TEMPO – L’esigenza di raddrizzarla spinge Roselli a giocarsi già in avvio un triplo cambio: dentro Pagliuca, Valenti e Bunino, fuori Galazzini, Pinto e Trotta, per uno schieramento un po’ meno rinunciatario. A cambiare però è anche l’atteggiamento della squadra di casa, che alza il baricentro e la pressione su un Foggia per converso ritornato in campo con un atteggiamento piuttosto dimesso. Ma è un fuoco di paglia, anche perché, eccezion fatta per un cross di Vona che Carillo rischia di convertire in autogol, Perina non deve compiere alcun intervento. Epperò, il cambio di sceneggiatura incattivisce la partita e infuoca i nervi. Ne sa qualcosa Millico, che becca un giallo evitabile e sparisce un po’ dal match. Non a caso Cudini lo toglie dal campo, anche per evitare un “Silvestro bis”. Dentro Schenetti, che per poco non trova una decisiva quanto fortuita deviazione sotto porta in seguito a un doppio intervento di Saio su Santaniello e Vezzoni. Il Foggia si affida ai suoi due giocatori attualmente più determinanti, Odjer in mezzo al campo e Santaniello davanti. Sono loro i riferimenti grazie ai quali la squadra di Cudini custodisce prima e poi cementa il vantaggio. Da una percussione del 99 rossonero nasce la rete dello 0-2: Saio respinge come può, poi deve capitolare sul tap-in di coscia di Salines. Gol che arriva poco dopo gli ingressi di Papazov, Tonin e Tenkorang (fuori Ercolani, Tascone e Rolando). Il segmento finale non dirà molto altro.
Brindisi-Foggia: il tabellino
BRINDISI (3-5-2) Saio; Merletti, Bonnin, Gorzelewski; Galazzini (1’st Pagliuca), Speranza, Pinto (1’st Valenti), Vona (19’st Opoola), Calderoni (31’pt Monti); Trotta (1’st Bunino), Guida. A disposizione: Antonino, Auro, Fiorentino, Vantaggiato, Petrucci, Bellucci, Labriola, Spingola, Zerbo. Allenatore: Roselli
FOGGIA (3-4-2-1) Perina; Ercolani (27’Papazov), Carillo, Rizzo (42’st Riccardi); Salines, Odjer, Tascone (27’st Tenkorang), Vezzoni; Rolando (27’st Tonin), Millico (16’st Schenetti); Santaniello. A disposizione. De Simone, Nobile, Castaldi, Marino, Antonacci, Manneh, Gagliano, Brancato. Allenatore: Cudini
Arbitro: Mastrodomenico di Matera
Assistenti: Barberis di Collegno – Taverna di Bergamo
Quarto ufficiale: Striamo di Salerno
Marcatori: 16’pt Santaniello (F), 31’st Salines (F)
Ammoniti: Gorzelewski (B), Monti (B), Pinto (B), Millico (F), Pagliuca (B), Carillo (F)
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