De Bruyne a Napoli, tutte le cifre della trattativa

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Mercoledì l’incontro con gli agenti del belga: pronto un bonus di 10 milioni alla firma, più un biennale con opzione per il terzo anno

Antonio Giordano

Collaboratore

Nothing is impossible, direbbero a Manchester, però sponda City, che per dieci anni e 421 partite e 108 gol si è goduta Kevin De Bruyne, molto più d’un semplice calciatore, anzi l’ultimo (per il momento) artista fiammingo calato in quella dimensione favolistica tra il tiki-taka e il football spaziale. E niente è impossibile sussurrano ora a Napoli, che un altro capolavoro lo vorrebbero esporre al Maradona, così per arricchire la galleria e presentarsi in Champions con un Maestro dal quale farsi guidare. Il signore, sembra, abbia detto sì, o forse yes, o sta per dirlo o potrebbe farlo, perché ora che lo scudetto sta per essere celebrato e bisogna lanciarsi nel futuro, non c’è tempo da perdere per nessuno, neppure per chi nella bacheca del salotto di casa ha di tutto un po’: titoli in Belgio e (a ripetizione) in Gran Bretagna, una collezione di Coppe, inclusa la Champions, da far impallidire e 34 anni a giugno che certo incidono ma mica poi tanto, perché il talento – a volte – non ha età. La settimana di De Bruyne comincia domani, quando la festa resterà nella memoria del Napoli, costretto poi a catapultarsi nel suo orizzonte, che sa di altro, di mercato, di rinforzi, di strategie, di bracci di ferro, di tutto un po’. 

sterline, anzi euro

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De Laurentiis ha scelto di osare e, strappando le convinzioni che l’hanno accompagnato a lungo, stavolta sta per sistemare sul tavolo della trattativa con il management di De Bruyne una cifra da brividi per evitare concorrenza su un parametrio zero di questo livello: mercoledì, in un appuntamento che pare ormai definito, l’offerta prevede un bonus alla firma (di dieci milioni) e un biennale (da 5,5 stagionali) a cui aggiungere poi un’opzione per il terzo anno. In sintesi: tra i venti e i venticinque milioni; in pratica, una mossa per evitare aste, che danno fastidio. 

gli altri

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Ma questi sono i giorni in cui Giovanni Manna proverà a dare forma ad altre idee, che da un po’ gli ronzano in testa: gli piace, e tanto, Lewis Ferguson (26 ad agosto), scozzese del Bologna, un’antica passione coltivata seguendolo sistematicamente. Ma nella lista di gradimento c’è da gennaio anche Kenneth Taylor (23), medianone dell’Ajax, nazionale olandese, fisico e ritmo, avvicinato già 5 mesi, poi lasciato in ghiacciaia perché a volte così bisogna fare. 

l’attacco

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Ma al Napoli servono attaccanti, pur avendone tanti, e il rimpasto con quelli che ci sono sembra inevitabile: in attesa di capire chi verrà corteggiato fino all’estrema resistenza, Manna si è portato avanti, ha incontrato i manager di Jonathan David (25) del Lilla, pure lui libero dal 30 giugno, ha lasciato che si gustassero la città, che ascoltassero le proposte, che si riservassero un periodo ragionevole per decidere, perché un centravanti di quel peso e così giovane ne ha di estimatori. 

Velez Sarsfield's midfielder #10 Alvaro Montoro celebrates after scoring a last minute winner during the Copa Libertadores group stage first round football match between Argentina's Velez Sarsfield and Uruguay's Penarol at the Jose Amalfitani stadium in Buenos Aires on April 2, 2025. (Photo by JUAN MABROMATA / AFP)

il baby

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Manna non ha dimenticato, certo che no, Alvaro Montoro, 18 anni, che con il Velez si è preso spesso il palcoscenico in Argentina e che a Napoli troverebbe l’humus ideale per sviluppare se stesso, in una terra che ha empatia con i sudamericani di Buenos Aires o giù di lì. Che sia un’estate calda non è novità e dunque non è poi il caso di sorprendersi e che possano riemergere tracce assai recenti: Garnacho (21 a luglio) è un po’ defilato sulla fascia del database ma ci resta e Lang (25) continua ad avere un suo perché… Non è mai troppo tardi per rituffarsi all’attacco, partendo però da sinistra per scalare poi al centro: perché questo è il momento di De Bruyne.



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