Il 19enne attaccante danese sta giocando negli Usa col Salisburgo ed è valutato 20 milioni
Il Mondiale per Club che tappezza le serate e le nottate italiane sta per mostrare un altro astro del calcio continentale. Si tratta di Adam Daghim del Salisburgo. Attaccante versatile del 2005, esordirà negli Stati Uniti proprio questa notte contro il Pachuca. E sarà un’occasione in più per mostrare a che livello è la crescita di questo ragazzo di un metro e 86 dai piedi educatissimi che l’Atalanta segue da tempo. Gli scout bergamaschi hanno iniziato a tracciarne l’ascesa fin dal 2023 quando ha iniziato a giocare con continuità con la prima squadra dell’Aarhus.
crescita
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Il passaggio al Salisburgo gli ha permesso di avere più visibilità a livello internazionale, dal momento che il club austriaco è un ospite ormai quasi fisso della Champions League. Dopo un anno di apprendi- stato nel club satellite del Liefering è stato promosso in prima squadra nel club della galassia Red Bull. E nell’ultima Champions ha realizzato 2 reti in 11 apparizioni. Una alla Dinamo Kiev nei preliminari, ma specialmente è rimasta impressa nella mente quella all’Atletico Madrid, realizzata in contropiede il 29 gennaio di quest’anno. Un gol fatto di tecnica, potenza e agilità. Una realizzazione che racchiude tutte le caratteristiche principali di un giocatore che in attacco può svolgere sia il ruolo di centravanti moderno, sia quello di attaccante esterno per provare a creare la superiorità numerica.
valutazione
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Diversi i club che lo seguono, ma la quotazione del Salisburgo è decisamente elevata, intorno ai 20 milioni di euro. Una valutazione che ai club interessati risulta un filo esagerata visto che all’atto pratico Daghim — pur mostrando il suo talento na- turale — ha giocato solo una stagione intera con il Salisburgo. Il Mondiale per Club dunque può aiutare a svelare qualcosa di più del danese. E si vedrà tra Pachuca, Al Hilal e Real Madrid quanto riuscirà a far emergere il suo potenziale. Daghim ha vestito le maglie delle giovanili della nazionale danese, dall’Under 18 all’Under 21. Adam è nato in Danimarca anche se le origini della famiglia vanno ricercate nella Palestina. Suo fratello Ahmed, infatti, ha disputato 4 gare amichevoli con l’Under 23 palestinese, segnando anche una rete dopo aver vestito come il fratello minore le maglie giovanili della Danimarca. La famiglia Daghim è legatissima alla terra d’origine e non è escluso che possa ricevere presto la doppia chiamata tra prima squadra di Danimarca e Palestina, ponendolo di fronte al bivio.
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lo scenario
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L’Atalanta continuerà a seguirlo anche e soprattutto in questi giorni di Mondiale per Club. Vederlo confrontarsi con stili di gioco differenti (una squadra messicana, quella araba allenata da Simone Inzaghi e il Real) potrebbe permettere di avere un quadro più preciso su di lui. E anche il Salisburgo potrebbe rivedere le proprie valutazioni su Daghim, magari aprendo a uno sconto su quei 20 milioni che al momento sembrano sopra la linea del mercato attuale per quanto riguarda l’attaccante danese. I prossimi giorni diranno se ci sarà margine per far abbassare la richiesta del club austriaco, magari inserendo qualche bonus. Intanto, la Dea osserva il giovane astro farsi largo tra le stelle mondiali impegnate negli Stati Uniti per verificare a che punto è la crescita di Adam. Sia che giochi titolare sia che subentri a gara in corso.
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