Da ragazzino pagato mille euro a plusvalenza milionaria: Miretti, dalla Juve al Napoli

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Non c’è ancora l’accordo definitivo ma i club sono vicini all’intesa

Giovanni Albanese

Collaboratore

Dopo aver trascorso l’intera vita calcistica alla Juve e aver vissuto un anno di erasmus al Genoa, Fabio Miretti ha le valigie pronte per avviare un nuovo capitolo della sua carriera: c’è il Napoli, lui ha già accettato ma va trovata l’intesa fra i club. La Juve tiene il muro sui venti milioni: ne vuole almeno 18 garantiti oltre ai bonus. Mentre il Napoli ha già migliorato la proposta ma non supera i 16, di cui un paio di bonus sui 14 da versare subito al momento dell’accordo.

TRATTATIVA

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Comolli sta provando a reggere l’onda del club campano ma è probabile che qualcosa sarà costretto a mollare, anche perché i tempi per chiudere Kolo Muani sono maturi e le occasioni di vendita fin qui non sono state molte. La Juve con Miretti fa una grossa plusvalenza: il 2003 è un prodotto del vivaio, il club lo prese per mille euro dal settore giovanile del Cuneo quando era ancora bambino, a 9 anni, e ora può tirarci su un incasso milionario. Manna, ds del Napoli, lo ha seguito da vicino in bianconero anche nel passaggio dalla Primavera alla Next Gen, fino all’approdo in prima squadra: per Conte è un tassello che può fare la differenza nel completamente del reparto mediano. 

SCOPERTA

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L’uomo che ha scoperto Miretti è Luigi Milani, l’ex responsabile dell’attività di base della Juventus: ora coordinatore del progetto scouting Under 14 della Nazionale per conto del Club Italia accanto al DT Cesare Prandelli. Aveva seguito Miretti in un torneo di calcio giovanile in Piemonte e ne era rimasto impressionato per come dettava i tempi: da giovanissimo giocava più da attaccante, vedeva la porta e questa caratteristica non l’ha mai persa. Crescendo, però, ha spostato in mediana il suo raggio d’azione e specie nel passaggio in Primavera – da sotto età – si è deciso di farlo evolvere da trequartista, sfruttandone al meglio le qualità. Lo scorso anno Miretti al Genoa ha fatto molto bene: non era scontato che riuscisse a imporsi in un contesto particolarmente caldo, invece ha dimostrato di poter essere una buona soluzione facendo registrare pure una crescita sul piano della gestione del match.



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