A Virgilio Sport l’analisi dell’allenatore emiliano sul valore delle rose dei club del torneo cadetto dopo la fine del mercato estivo: l’intervista
Davide Dionigi conosce la Serie B come le sue tasche. In attesa di una nuova sfida, l’allenatore emiliano segue con grande interesse il torneo cadetto. In esclusiva per Virgilio Sport, ha analizzato come le 20 protagoniste del campionato sono uscite dal mercato estivo. Partendo da una premessa: “Mi unisco alle sottolineature che ho ascoltato da tanti colleghi. Le date del calciomercato devono cambiare. Oltre al disturbo, per noi allenatori, di dover gestire chi deve andare e chi deve rimanere in un clima di incertezza costante, va evitato il paradosso che un tesserato possa, ad esempio, trasferirsi in una squadra che ha sfidato la settimana prima”.
Inoltre: “Le società, per risparmiare, tendono poi ad arrivare all’ultimo giorno utile per completare gli organici. Il 30 agosto possono prenderti anche un giocatore fortissimo, ma resta la necessità di almeno quindici giorni per metterlo al passo e calarlo nella nuova realtà. Si finisce con la sensazione che parlando di questi, che non sono dettagli, gli allenatori cerchino alibi. Invece, l’ideale sarebbe che il mercato iniziasse subito dopo la fine del campionato e fosse chiuso prima dell’inizio della preparazione”.
Calciomercato Serie B, Dionigi: “Cremonese, Pisa, Samp e Modena al top”
Fatta la doverosa premessa, Dionigi non ha dubbio riguardo alle regine del mercato in Serie B: “La Cremonese ha costruito una corazzata, non lo scopro di certo io. Stroppa è una garanzia, ha a disposizione una squadra completa in tutti i ruoli e alternative di livello pari a quello dei titolari. Il Pisa ha condotto una campagna acquisti mirata, calibrata sulle richieste di Inzaghi: non sempre a un allenatore è concessa la possibilità di incidere al cento per cento. In sinergia con la dirigenza, invece, sono stati compiuti innesti mirati e condivisi. La Sampdoria, con Coda, Tutino e via discorrendo mi sembra abbia fatto una sorta di all-in sulla promozione. Tant’è che non hanno esitato neppure a esonerare Pirlo e a prendere Sottil al suo posto. Infine, occhio al Modena. Il triennale a Caso è il colpo che ha chiuso un mercato importante. Un voto? Dall’8 in su per tutte”.
Dionigi: “Cesena la più rinforzata tra le neo-promosse”
Capitolo neo-promosse: “I veri valori vengono fuori dopo le prime dieci giornate. Squadre blasonate, che oggi si trovano in zona retrocessione, hanno tutto per risalire la china; chi parte forte non è raro scivoli gradualmente verso posizioni meno nobili della classifica. Le neo-promosse, però, sono sempre particolarmente insidiose, soprattutto quando mantengono l’intelaiatura e la perfezionano con due, tre acquisti di categoria. La Juve Stabia non avrà problemi a salvarsi agevolmente, il Mantova è impostato sulla stessa falsariga e, se dovessero conquistare la permanenza in categoria, sono curioso di vedere chi verrà risucchiato tra playout e lotta per non retrocedere al loro posto. La Carrarese, delle quattro squadre che arrivano dalla C, mi sembra leggermente più indietro ma in panchina c’è Calabro, che è un ottimo allenatore. Il Cesena ha preso giocatori che possono permettergli di puntare a più di una semplice salvezza”.
Dionigi: “Il Sassuolo è la più attrezzata tra le retrocesse dalla A”
Dalle neo-promosse alle retrocesse: “Il Frosinone è sempre una solida realtà, ma il contraccolpo per la retrocessione all’ultima giornata nella scorsa stagione andrà smaltito nel tempo. La Salernitana si è ritrovata a dover affrontare una situazione non semplice a livello ambientale e societario. Petrachi ha fatto un mercato all’altezza districandosi tra tante difficoltà. Il Sassuolo è tra le favorite per la promozione in Serie A. Ha allestito un organico forte, ha una società solida alle spalle. Sono condannati a vincere”.
Dionigi su Bari, Palermo e Catanzaro
Tre grandi piazze del Sud cercano una dimensione consona alle aspettative delle proprie tifoserie: “Il Bari è reduce da una stagione soffertissima e non è partito come ci si aspettava. Longo è stato molto chiaro, ha chiesto giocatori ed è stato accontentato in extremis. Ora, però, torniamo al discorso di prima: servirà tempo per metterli a posto e amalgamarli in modo da centrare i playoff, che è il dichiarato obiettivo stagionale. Il Palermo, il colpo di mercato lo ha fatto in panchina assicurandosi Dionisi, che è un vincente in categoria. De Sanctis gli ha messo a disposizione una rosa fortissima. Ci sono tutte le premesse per competere per il salto di categoria. Il Catanzaro è tutto da scoprire. Vivarini ha fatto un grandissimo lavoro. Fossi stato in lui sarei rimasto. Ho lavorato con Noto, una persona serissima. Sarebbe stato bello vedere quel progetto continuare in qualche maniera. Caserta ha portato nuove idee, ci sarà bisogno di tempo dopo la partenza di alcuni dei protagonisti della promozione in B e della conquista dei playoff, in primis Vandeputte“.
Dionigi su Cosenza, Sudtirol e Cittadella
L’ultima squadra allenata da Dionigi è stata il Cosenza: “Che ha fatto un ottimo mercato. Dopo l’estate del 2022 gli investimenti sono aumentati e sono arrivati giocatori di categoria. Ricci è un gran colpo per la Serie B. Peccato per la penalizzazione, frutto di un errore burocratico, ma non c’è nessun allarme. Guarascio è un imprenditore solido. Il Cosenza venderà come sempre cara la pelle come Sudtirol e Cittadella: molto simili, combattive. Tutti danno sempre per spacciate queste squadre, ma alla fine fanno difendono sempre la categoria”.
Dionigi: “Spezia da vertice, Brescia incognita, la Reggiana può migliorare”
Un tris eterogeneo per completare il pagellone di mercato: “Brescia, Reggiana e Spezia sono tre casi diversi che oscillano da un valore leggermente inferiore alla sufficienza al 7 pieno. La Reggiana può migliorare la posizione dell’anno scorso. Viali è un ottimo tecnico e rappresenta un valore aggiunto. Lo Spezia ha vissuto la stessa annata del Bari, ma ha una rosa vertice e D’Angelo è mercare rara. Il Brescia è un’incognita, le aspettative sono alte ma non sarà semplice mantenerle”.
L’erede di Dionigi: “Nessun dubbio, Nasti della Cremonese”
Dionigi, allenatore ed ex goleador: “Il mio erede? Nasti. Sì, Marco è un giovane Dionigi; uno di quei vecchi bomber d’area di rigore. Sa essere micidiale. Se dovesse imparare a far male agli avversari anche fuori dall’area diventerebbe devastante. Magari (ride) può ambire anche a diventare un punto fisso anche nel Fantacalcio come lo ero io. Ancora oggi incontro persone che ricordano che mi prendevano per pochi crediti, magari come terzo attaccante, e alla fine gli regalavo soddisfazioni di colleghi molto più quotati”.
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