Si è chiuso oggi pomeriggio a Roma il processo penale per il caso plusvalenze della Juventus nell’ambito dell’inchiesta Prisma: il gup ha accettato le richieste di patteggiamento a cominciare da 1 anno e 8 mesi per l’ex presidente Agnelli
Una lunga sfilza di pattugliamenti: si chiude così il processo ai dirigenti della Juventus e in parte allo stesso club nell’ambito dell’inchiesta Prisma. Un processo penale che ha preso l’avvio da un’inchiesta cominciata anni fa e che ha messo nel mirino le plusvalenze effettuate dal club bianconero e la cosiddetta manovra stipendi nel corso del periodo della pandemia e che ha visto il coinvolgimento dell’ex presidente Andrea Agnelli.
I patteggiamenti di Agnelli, Paratici e Nedved
L’ultimo atto del processo penale è stato celebrato questa mattina a piazzale Clodio a Roma con il gup del Tribunale di Roma, Anna Maria Gavoni, che ha dato il via libera alle richieste della difesa della Juventus e ha accettato i patteggiamenti proposti. Una decisione che era nell’aria da tempo visto che in questo senso si erano anche espressi i due pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano. Per l’ex presidente bianconero Andrea Agnelli è stato proposto un patteggiamento di 1 anno e 8 mesi, 1 anno e 2 mesi per l’ex vicepresidente Pavel Nedved, 1 anno e 6 mesi per l’ex direttore sopivo Fabio Paratici e per l’ex Chief Legal Officer Cesare Gabasio, un anno convertito in ammenda per Stefano Cerrato, Marco Re e Stefano Bertola.
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