Poi, magari, Saputo lo convince a restare (ne dubitiamo…) ma nell’attesa prevale la convinzione che Thiago Motta sarà presto a Torino per cercare casa e, soprattutto, per discutere di mercato con Cristiano Giuntoli: chi va, chi resta e chi arriva mediando tra i desideri tecnico-tattici e le esigenze di bilancio. Tra le scelte, ovviamente, una delle priorità riguarda i contratti a rinnovare con urgenza immediata (quello di Adrien Rabiot) o appena differita (quelli di Chiesa, Szczesny, McKennie e Vlahovic) anche perché da queste trattative dipenderanno molte delle scelte future.
Bologna-Juve, Motta e lo stimolo
Di certo non è che Thiago Motta aspetti la sfida della Juve a Bologna – contro il “suo” Bologna – per conoscere vita, morte e miracoli di calciatori così, ma il giochino è talmente scorrevole, scontato e conciliante che parteciparvi è come segnare un gol a porta vuota con tutti gli avversari svenuti. Mettiamola cosi, allora, il fatto di sfidare direttamente colui che viene ormai unanimemente “battezzato” come il prossimo allenatore della Juventus, dovrebbe offrire uno stimolo in più ai giocatori bianconeri. Che, lo ricordiamo, si sono trascinati “sui gomiti” alla conquista del piazzamento Champions ma hanno pure dimostrato di sapersi battere all’occorrenza come è accaduto nella finale di Coppa Italia. È curioso, e alla fine anche un poco turpe, immaginare che debba essere la sfida con il prossimo allenatore a motivare i giocatori invece del lavoro portato avanti in queste ore da Paolo Montero, universalmente riconosciuto come custode dei “valori” (ah, quanto è ormai inflazionata questo concetto, soprattutto se rapportato al calcio) della juventinità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Source link
RELATED POSTS
View all