Juventus-Udinese 0-0 in campo per gli ottavi di finale a eliminazione diretta di Coppa Italia
Luciano Spalletti
LA VIGILIA
La Juventus inizia l’avventura stagionale in Coppa Italia, la sfida contro l’Udinese sarà la prima di una lunga serie senza Dusan Vlahovic. “Lesione di alto grado della giunzione muscolo-tendinea dell’adduttore lungo di sinistra” è la diagnosi sciolta dopo gli esami al J Medical cui si è sottoposto l’attaccante serbo, il quale ora attende di capire quale sarà la tabella di recupero. “Torna più forte, Dusan” è stato il messaggio di vicinanza che il club bianconero ha voluto mandare al suo bomber attraverso i profili social. Di certo, però, non sarà una questione da poco per il classe 2000: “Secondo me due o tre mesi passano” le sensazioni di Luciano Spalletti, il quale ora si prepara a disegnare una Juve senza Vlahovic fino a febbraio-marzo 2026.
“Spero che la sfruttino come un’occasione da cogliere – il messaggio mandato dall’allenatore a David e Openda, i sostituti naturali del serbo – e sono due calciatori differenti, possono anche giocare insieme: si abbinano bene, ora bisogna vedere se sia meglio avere a disposizione uno che ti dia forze fresche oppure no”. L’altra soluzione può essere rappresentata da Yildiz, “Sì, Kenan può giocare da terminale offensivo” l’indicazione sul turco arrivata dallo stesso Spalletti. Di certo, però, la Coppa Italia contro l’Udinese sarà la grande occasione di Zhegrova: “Viene da un lungo infortunio, ma è un po’ come una miccia accesa che può esplodere da un momento all’altro – dice sul fantasista kosovaro arrivato in estate dal Lille – e ha l’estro del calciatore dal quale non sai mai quale giocata aspettarti: per la sua condizione, però, lo vedo di più a gara in corso”.
Alcuni dubbi di formazione, quindi, verranno sciolti soltanto a poche ore dagli ottavi di finale di Coppa Italia, mentre per la porta sono già arrivate le prime anticipazioni: “Perin non ci sarà perché ha avuto un affaticamento, una ‘bischerata’, e giocherà Di Gregorio – annuncia Spalletti, che poi ci tiene a precisare quali sono le gerarchie tra i pali – e per me il titolare resta Michele, mi sento di dirglielo. Mattia mi piace ed è importante nello spogliatoio, è quasi una sorta di influencer perché tutti lo ascoltano e per me è perfetto così”. L’Udinese è una squadra che non lascia tranquillo il toscano: “Sarà una sfida difficilissima, è un po’ come l’ultima partita – spiega sul confronto in programma alle 21 all’Allianz Stadium – che se non la chiudi, capita la situazione in cui ti possono mettere i bastoni tra le ruote: abbiamo avuto poche ore tra una sfida e l’altra e abbiamo fatto grande fatica a livello mentale e fisico, è giusto dare spazio a tutti perché l’intero gruppo sta lavorando al meglio”. Proprio contro il Cagliari, Spalletti è stato protagonista di un siparietto con un tifoso che non aveva gradito la prestazione di Locatelli e compagni: “Qui c’è un pubblico con il palato fine, l’altra sera rientravo negli spogliatoi e mi sono divertito a fare un po’ di casino con i calciatori – la ricostruzione dell’allenatore – perché qui vincere non basta, ma si è dispiaciuti di cosa? C’è l’esigenza di giocare bene e di essere belli, oltre che vincenti, e noi proveremo ad esserlo”.
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