Conte-Napoli, dal possibile divorzio alla conferma: ecco come è andata

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Dal possibile addio ai contatti con Allegri, dalla festa con i tifosi alle parole della moglie: così l’allenatore ha deciso di restare

Antonio Giordano

Collaboratore

Se vale tutto – com’è giusto che sia – per rimettere assieme questo “feuilleton” primaverile, bisogna fare un po’ di copia e incolla dei pensieri sparsi, raccogliere le voci (di dentro), riascoltare frasi pubbliche e anche rivedere scene-madri di una notte di festa, quando tutto è cambiato. Conte e il Napoli si sono ridetti sì – proprio quando pareva che ormai si fossero detti di no: e qui non ci sono libere interpretazioni, perché i fatti vanno sempre separati dalle personalissime opinioni. 

i dubbi

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Alzi la mano chi, dopo essere rimasto dinnanzi a tv a godersi lo show per lo scudetto, subito dopo il 2-0 sul Cagliari, nell’abbraccio strappato da De Laurentiis a Conte non abbia colto segnali di gelo dell’allenatore. E alzi l’altra mano chi, lunedì sera, dopo il congedo dal party, quando De Laurentiis ha sottolineato “auguro a Conte i successi che merita” non abbia cercato i titoli di coda. Poi c’è il non detto: gli echi, di Castel Volturno, su una volontà di separarsi, per manifesta diversità. E poi c’è l’avvicinamento con Allegri, che nessuno confermerà neanche sotto tortura, per non farsi trovare impreparati alla eventuale possibile separazione. E poi c’è la Juventus, che dev’essere rimasta sempre un po’ distante, ma mica poi tanto. E ci sarebbe anche quella pausa di riflessione che martedì Conte si è preso: avendo un contratto, perché meditare se prima non c’erano stati dubbi?

la felicità

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Conte venerdì scorso si è reso conto di aver realizzato un’impresa colossale assieme a una squadra di spessore tecnico ed anche caratteriale. Ha assaporato Napoli dal vivo, prima poteva semplicemente immaginarla, e lunedì, nella parata sul Lungomare, quando quei 350 mila l’hanno travolto nell’anima, ha vacillato. Il resto lo ha fatto la signora Elisabetta, sua moglie, che a Napoli s’è legata e che dal pullman, come emerge da un video, ha rassicurato un tifoso che la implorava di far restare il marito: “Farò di tutto”. Missione compiuta, chiaramente con l’intervento di De Laurentiis, capace di cogliere le incertezze del proprio allenatore e di metterlo dinnanzi ad una prospettiva inaspettata: “Prenditi qualche giorno”.

il mercato

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Sembravano ce ne volessero tre, ne sono bastati due. Mercoledì, Conte e De Laurentiis hanno parlato ancora, com’era giusto che fosse, per dirsi poche cose, quelle giuste. E così, il post-mercato di gennaio, quello che alla cessione al Psg di Kvaratskhelia non abbe seguito se non con il prestito di Okafor, è diventata polvere, un ricordo sbiadito e lontano, anche perché intanto De Laurentiis gli ha garantito che quei 75 milioni verranno reinvestiti, assieme ai soldi che arriveranno per Osimhen, e gli ha riconosciuto tangibilmente meriti per un capolavoro che resta. Gli ha anche ricordato che De Bruyne ha (quasi) comprato una villa. Questa è vita, perché cambiarla?



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