Conte: “Napoli cantiere aperto, il mercato non è ancora finito. Che sorpresa De Bruyne”

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Questione portieri: “Milinkovic-Savic e Meret si divideranno le partite, non è come Donnarumma-Chevalier”. Domani ultimo test, contro l’Olympiacos

Salvatore Malfitano

Ultimo test amichevole per il Napoli di Antonio Conte, che domani affronterà l’Olympiacos a Castel di Sangro. L’allenatore ha fatto il punto in conferenza stampa dalla località abruzzese. “Stiamo concludendo un periodo di lavoro importante, i carichi sono tanti in questa fase. Definirci un cantiere aperto è corretto, ho avuto buone risposte dai giocatori che sono appena arrivati ma è inevitabile che sia necessario più tempo affinché entrino nei nostri meccanismi”. Conte ha esteso il concetto. “Da quando sono arrivato abbiamo preso tredici giocatori e ne abbiamo venduti sette. Il club sta proseguendo la ricostruzione. Non penso che chi aspira a essere competitivo, o che ha vinto lo scudetto l’anno scorso, possa creare tutto questo movimento. Lo scudetto che abbiamo vinto non è arrivato alla fine di un ciclo”. 

singoli

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Il tecnico ha dedicato qualche parola in più singolarmente per i nuovi arrivi. “Beukema sarà il nuovo Rrahmani, Lucca lavorerà guardando Lukaku. Marianucci sarà per anni il centrale del Napoli ma oggi ha 21 anni e viene dall’Empoli. De Bruyne invece è un acquisto diverso, è un giocatore già pronto. Si è calato totalmente in questa realtà, è stato un innesto molto apprezzato. Si è rimesso in gioco qui senza saltare un secondo di allenamento ed è sempre disponibile. Ha sorpreso tutti”. Ma Conte non si dice ancora soddisfatto dell’organico a disposizione. “La rosa dovrà essere completata, ma non per mio capriccio o del direttore sportivo o del presidente. De Laurentiis sa qual è il numero di giocatori che serve, se si fanno i campetti scrivendo i nomi si indovina facilmente la cifra che ci occorre. Milinkovic-Savic dividerà le partite con Meret con la massima serenità, non è come Donnarumma-Chevalier. L’obiettivo non è mandare via Meret, ma ho bisogno di altre garanzie. Quindi si divideranno le gare, a meno che non emerga un dislivello così grande da preferire l’uno all’altro”. I discorsi vanno fatti anche per le uscite. “Io non tratterrò mai più nessuno, chi vuole andar via è libero di farlo. Raspadori me l’ha chiesto. Ndoye? Cifre troppo alte”. 

modulo

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In ultimo, anche alla luce del mercato effettuato, si è parlato del modulo da adottare. “Bisogna sempre trovare soluzioni differenti, l’annata sarà lunga e con tante partite, abbiamo lavorato molto col 4-3-3: è un sistema di gioco che è nelle corde di questa squadra e abbiamo gli interpreti giusti per farlo. Stiamo ragionando però anche su altre soluzioni, sempre mantenendo l’equilibrio che è alla base di tutto”.



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