Il tecnico degli azzurri: “Prima contro la Roma e oggi contro la Lazio. Ma vanno presi come risultati positivi, non dobbiamo dimenticarci da dove siamo partiti”
È difficile accettare il risultato, anche stavolta. Due settimane dopo cambia il punteggio, ma non la beffa finale. Il Napoli pareggia ancora all’Olimpico e contro la Lazio si ripete il déjà-vu della sfida con la Roma: azzurri raggiunti nei minuti conclusivi della gara e costretti ad avanzare di un solo punto. In mezzo ai due viaggi nella Capitale, un altro 1-1 con l’Udinese. Se batterà la Juve, l’Inter sarà sola in testa alla classifica. “Dispiace perché con questi sono quattro punti lasciati qui negli ultimi minuti, contro due formazioni forti. La Lazio ci ha battuto due volte, è dura giocarci contro, ma noi siamo duri a morire. Certo, prendere un altro gol al 90′ lascia l’amaro in bocca” riflette Antonio Conte, dopo il 2-2 con i biancocelesti. Ma l’allenatore ha voluto rimarcare anche il valore degli avversari. “Vanno presi come risultati positivi, non dobbiamo dimenticarci da dove siamo partiti. Oggi abbiamo fermato un’emorragia di risultati contro la Lazio che durava da anni. Cerchiamo di fare il massimo senza lasciarci influenzare dai fattori esterni. Sono orgoglioso di quanto stiamo facendo, ho un gruppo straordinario che sta facendo qualcosa di straordinario”.
la partita
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Sicuramente le difficoltà dovute dalle assenze non hanno aiutato. “Se guardiamo in modo analitico, gli uomini sono questi. Il primo cambio l’abbiamo fatto con Buongiorno che tornava dopo due mesi. Abbiamo messo Politano da esterno per vincere e ha dato i suoi frutti, il problema è sorto quando Mazzocchi mi ha chiesto il cambio e l’unica mossa era l’ingresso di Rafa Marin. Complimenti per il suo esordio, ma non potevamo fare altrimenti”. In questa situazione complicata, Conte ha lanciato Raspadori da seconda punta dal primo minuto. “È un calciatore che ha qualità, può giocare anche da rifinitore. Il piano gara è stato interpretato bene dai ragazzi, non posso chiedere di più. Stiamo facendo cose importanti e non ci possiamo lamentare. Quanto ci sta accadendo non deve essere una scusa”. Insomma, si procede a ranghi più serrati che mai. “Dobbiamo proseguire così, pedalando e con l’orgoglio di uscire dal campo con la maglia sudata, come facciamo dopo ogni partita” ha concluso l’allenatore.
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