Conceiçao: “Il futuro? Ognuno valuterà il proprio lavoro e poi ci confronteremo”

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Il tecnico rossonero: “L’espulsione di Gimenez? In sala Var c’era lo stesso arbitro della finale di Coppa Italia, quando è stato commesso identico fallo su Gabbia. E il fallo su Koné sul secondo gol della Roma non c’era”

Ora non c’è davvero più nulla a cui aggrapparsi. Il tentativo – tardivo, troppo tardivo – del Milan di riagguantare il trenino europeo si ferma all’Olimpico di Roma. Per la seconda volta in quattro giorni. Mercoledì scorso il Bologna si era portato via l’Europa League, stavolta la Roma ha sottratto ai rossoneri anche la Conference. Il Diavolo si ritrova di nuovo nella vergogna del nono posto e conferma l’allergia alle squadre di prima fascia – portata a casa la miseria di 10 punti nei 14 incroci contro chi lo precede -, ma ormai i numeri dicono poco. Quello che avevano da dire, l’hanno raccontato abbondantemente lungo una stagione fallimentare, dove non ha funzionato nulla: società, allenatori, giocatori. L’ultima partita casalinga, contro il Monza retrocesso, chiuderà tristemente una contestazione iniziata già parecchio tempo fa.

Sergio Conceiçao peraltro non sarà nemmeno in panchina: Piccinini lo ha espulso nel finale e in settimana il giudice sportivo lo confinerà in tribuna per l’ultimo atto stagionale della squadra e dell’allenatore stesso, la cui fine corsa era stata certificata definitivamente dallo smacco in Coppa Italia. “L’ambiente non era facile dopo aver perso una finale in cui ci sono stati episodi che si sono ripetuti per tutto l’anno – spiega Conceiçao con evidente riferimento ad alcune decisioni arbitrali -. I dettagli alla fine non girano mai per noi, sono sempre negativi. O per errori nostri, o per errori degli altri”. Poi entra nello specifico dell’espulsione di Gimenez. “Il Var era lo stesso della finale di Coppa Italia (Mazzoleni, Avar mercoledì e Var stavolta, ndr). Non dico che Gimenez non fosse da rosso, ma mercoledì su Gabbia era la stessa cosa. E stiamo parlando di un titolo, di una qualificazione a una coppa europea. Giocare a Roma già è difficile, dopo un’espulsione è peggio. Abbiamo cercato di dare il massimo, e su questo non ho nulla da dire. Ero fiducioso, potevamo anche vincerla, ma abbiamo preso gol su palla inattiva e non si possono prendere reti così”. E poi, sul futuro: “Ognuno deve fare una valutazione sul proprio lavoro, io sono molto esigente con me stesso, valuterò tutto ciò che è stato fatto. Vorrei però dire che prima di questa partita il Milan sotto la mia gestione era da zona Champions. Sono state anche fatte cose positive, abbiamo vinto un titolo e giocato una finale dove, certamente, potevamo fare di più. E’ una stagione che non va bene per un club come il Milan, ognuno deve valutare e poi occorrerà confrontarsi. Siamo qui per prenderci le nostre responsabilità. Non potrò essere in panchina contro il Monza? Mi spiace molto per i ragazzi. All’arbitro ho solo detto di rispettare i miei giocatori, il fallo su Koné dal quale arriva il secondo gol non c’era”.

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