Dietro l’ascesa del club, le idee e i piani del presidente indonesiano che aspira a fare del Como un marchio riconosciuto in tutto il mondo. E sul mercato alza subito l’asticella
N el bel mezzo dell’affaire Fabregas, quando la maggior parte degli addetti ai lavori e dei tifosi davano per inevitabile che l’Inter riuscisse a soffiargli Fabregas, il presidente del Como Mirwan Suwarso pubblicava uno strano post su Instagram. Nella foto si vede un rinoceronte nell’atto di caricare un gruppo di safaristi, con in primo piano un ranger che con fare rassicurante e allo stesso tempo determinato, con un semplice gesto della mano invita alla calma. Nel cielo azzurro del paesaggio africano, una didascalia a caratteri cubitali: “Un’altra volta”. Quel bestione era l’Inter che andava alla carica del suo allenatore, il ranger era lui e i turisti i tifosi del Como, impauriti. “Un’altra volta” si riferiva al primo assalto a Fabregas da parte del Bayer Leverkusen orfano di Xabi Alonso, poi a quello della Roma del dimissionario, almeno in panchina, Claudio Ranieri. E di chissà di quale altra grande ammaliata dal gioco spumeggiante e allo stesso tempo redditizio proposto dal tecnico catalano alla sua prima stagione in Serie A.
