Como, famiglia Borgonovo vieta ai tifosi utilizzo nome: sgomento e accuse sul web

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La sua memoria è viva ancora in tutti, amici, tifosi ed ex compagni, ma usare il nome di Stefano Borgonovo, ex bomber di Como, Milan, Fiorentina, Pescara e Udinese, scomparso nel 2013 a 49 anni dopo la battaglia contro la Sla, non sarà più tanto semplice per gli appassionati che ancora omaggiavano la sua memoria negli stadi. Il legale della famiglia Borgonovo, l’avvocato Emanuela Frigerio di Mariano Comense, ha infatti inviato una lettera al gruppo di tifosi del Como “Pesi Massimi” diffidandoli di utilizzare in futuro il nome dell’attaccante «sia nella denominazione del torneo, sia in ogni materiale pubblicitario, comunicativo o promozionale (inclusi i siti web, social media e, comunicati stampa, locandine etc.) entro e non oltre 60 giorni dal ricevimento della presente».

  • Chi sono i Pesi Massimi del Como
  • Il divieto imposto dalla famiglia
  • Lo sfogo dei tifosi

Chi sono i Pesi Massimi del Como

Un fulmine a ciel sereno per lo storico gruppo di tifosi dei Pesi Massimi che è stato sempre vicino all’ex bomber, prima e dopo la sua scomparsa: orgamizzarono una sua visita in carrrozzina allo stadio nel 2008, dipinsero un murales allo stadio con la sua immagine e hanno appeso uno striscione all’ingresso dello stadio “Stefano sempre presente”; assieme a tantissime altre iniziative tra cui il Premio Borgonovo, cioè la raccolta di voti di rendimento dei giocatori partita per partita, che sfocia poi nella consegna del premio al miglior azzurro dell’anno.

Il divieto imposto dalla famiglia

Sulla provincia di Como si legge il pensiero di Chantal,vedova Borgonovo, che ha ringraziato il gruppo per tutto quanto fatto sinora per mantenere vivo il ricordo di Stefano Borgonovo. «La famiglia desidera esprimere sincero apprezzamento per la pregevole iniziativa organizzata negli anni, cioè il Trofeo Borgonovo». Ma poi dice che da adesso sarà la famiglia a gestire il nome del campione.

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Lo sfogo dei tifosi

Accorata la risposta del gruppo Pesi Massimi che ha scritto una lunga lettera su Facebook: “Ci sono figure alle quali dobbiamo molto. Da tifosi del Como, dire lo stesso di Stefano Borgonovo sarebbe obiettivamente riduttivo. La sua storia sportiva e umana non ha eguali ed il fatto che il suo nome venga accostato al Como quale preziosa e sempiterna icona ci lusinga ed inorgoglisce.
Perciò lo abbiamo seguito con tanta passione negli ultimi dolorosi tempi della sua vita, così come ne abbiamo sostenuto il ricordo dopo la sua scomparsa. La scorsa settimana abbiamo ricevuto una missiva da uno studio legale di Mariano Comense. Nello scritto, dopo aver lodato l’impegno da noi profuso per la memoria di Stefano Borgonovo, la moglie ed i figli di Stefano, di cui l’avvocato è portavoce e rappresentante, ci intima di “cessare ogni e qualsiasi utilizzo del nome Stefano Borgonovo sia nella denominazione del trofeo, sia in ogni materiale pubblicitario, comunicativo o promozionale, anche da siti web e social media”.

Conclude, la lettera, confidando nella nostra comprensione e con la minaccia di azioni legali in caso di non ottemperanza alla diffida. Potrete immaginare il nostro sconcerto nel leggere questa lettera. Noi che abbiamo onorato in ogni frangente il nome di Stefano Borgonovo, noi che abbiamo sfruttato si il suo nome, come volano delle grandi feste che hanno riunito negli anni i tifosi lariani senza il minimo scopo di lucro, noi che abbiamo sempre pensato che la sua altezza morale e umana potesse essere esempio per le nuove generazioni di tifosi e non, crediamo di non esserci meritati un simile trattamento. L’aspetto che più ci turba, di questa decisione, è l’assoluta mancanza di spiegazioni plausibili; scrivere come motivazione di cercare “una riorganizzazione volta a ricondurre ogni utilizzo del nome del calciatore sotto il diretto controllo della famiglia” significa pensare che i Pesi Massimi abbiano usurpato il nome stesso e francamente questa cosa ci offende. La nostra richiesta di un incontro alla signora Chantal Guigard in Borgonovo è stata respinta, altre spiegazioni non ce ne daranno…

Si scordino di scippare ai tifosi del Como il trofeo che fino alla scorsa stagione è stato dedicato al numero nove più rappresentativo della nostra storia, certamente saremo costretti a cambiarne il nome ma i valori che quell’uomo ci ha donato resteranno per sempre nella memoria dei tifosi di vecchia data e nei loro racconti alle nuove generazioni di simpatizzanti.
POTRETE TOGLIERCI IL SUO NOME MA, IN REALTÀ, STEFANO NON CE LO TOGLIERETE MAI! A Stefano chiediamo di non prendersela troppo, almeno lui, che tanto per noi l’affetto che abbiamo nei suoi confronti resterà lo stesso. Nonostante tutto”.

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