Come sarà il Milan di Allegri: difesa a quattro e recupero di Gimenez

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Il Diavolo potrà essere schierato col 4-2-3-1, il 4-3-3 o il 4-3-1-2. Occorrerà capire subito le prospettive di Theo e Leao e poi decidere su Jovic e Camarda

Andrea Ramazzotti

Giornalista

Le incognite sono tante e in mezzo c’è un mercato intero con innesti da programmare e partenze sia da evitare (Reijnders) sia da agevolare (i giocatori che non rientrano nel progetto). Il Milan di Massimiliano Allegri, però, prenderà forma a breve. Anzi, nella testa del tecnico livornese una forma ce l’ha già. Perché in questa stagione non è stato certo tutte le sere al cinema, ma davanti alla tv a studiare calcio. Italiano ed estero. Chiaramente sono tantissime le partite del Diavolo che lui e il suo staff hanno guardato. Si sono fatti un’idea precisa di ciò che è successo in questo difficile 2024-25, hanno memorizzato le criticità, ma soprattutto le caratteristiche dei giocatori in rosa e quelle degli elementi che servono. Quando il contratto sarà a posto, si passerà alla fase di progettazione, con le conferme, gli addii e gli acquisti. Le idee dunque Max le ha già chiare.

quattro dietro

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Il Milan di Conceiçao ha chiuso la stagione giocando a tre dietro, ma Allegri è orientato a ripartire dalla difesa a quattro. L’arrivo di Tare porta a riflessioni su Theo Hernandez: l’albanese vuole parlare con il francese per capire se intende rinnovare il contratto o accettare l’importante offerta dell’Al Hilal. Se Theo dirà di voler continuare la sua esperienza al Milan, allora la ricerca di un esterno mancino potrà essere limitata a una riserva. Altrimenti… A destra sono in calo le quotazioni di Walker che aveva iniziato bene, ma si è perso. Guardiola gli ha già fatto sapere che non resterà al City. In mezzo Pavlovic è un punto fermo per aggressività e fisicità; Gabbia un altro elemento chiave che porterà italianità nel gruppo; più dubbi su Thiaw e Tomori: uno dei due partirà sicuro, ma non è escluso entrambi.

manca un regista

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Fofana ha le caratteristiche per diventare un elemento prezioso: non recupera solo palloni, ma serve assist e sa giocare il pallone. Loftus-Cheek come caratteristiche fisiche e tecniche può essere il Khedira della prima versione della sua Juventus, ma l’inglese è reduce da una brutta stagione, piena di infortuni e stop. Deve prima dare garanzie sotto il profilo fisico. Non ci siamo dimenticati di Reijnders che però è seguito dal City e dai top club spagnoli. Se resterà, sarà un elemento chiave, ovunque Allegri deciderà di utilizzarlo. Il Milan infatti può usare il 4-2-3-1, il 4-3-3 o il 4-3-1-2 con l’olandese mediano, dove quest’anno è andato alla grande, o trequartista. Mezzala (nel 4-3-3) lo scorso anno ha segnato poco, ma adesso è parecchio maturato. La sensazione è che manchi un regista, il Pjanic negli anni bianconeri. Sarà cercato sul mercato. Da verificare il destino di Musah che però è polivalente e al tecnico di Livorno può far comodo.

gimenez e leao

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Allegri ha studiato le caratteristiche di Gimenez, grande investimento di gennaio del Milan e gli piacciono. Il messicano dovrà solo imparare a essere più concreto e a fare i movimenti che Max gli chiederà. Pulisic non è in discussione per la corsia di destra e neppure Leao lo è per quella di sinistra. Sempre che Rafa non manifesti la sua volontà di andarsene: il Barcellona lo ha cercato (o almeno ci sono voci insistenti) e pure il Bayern ha chiesto informazioni. A breve il suo entourage incontrerà Tare e il club, ma una chiamata gli arriverà anche dall’allenatore. La decisione più urgente è su Jovic: rinnovarlo entro il 20 giugno o perderlo a zero? Max vuole studiare in ritiro Camarda e poi decidere se tenerlo o mandarlo in prestito un anno (ma con garanzie che sia utilizzato). E poi c’è lo scambio Abraham-Saelemaekers: con la Roma sarà portato avanti oppure no?



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