Coincecao rischio esonero se non arriva in zona Champions

allgossip9@gmail.com
5 Min Read

Arrivare tra le prime quattro è una necessità del club. L’allenatore ci proverà: l’impatto in A è stato positivo. Champions garanzia di conferma, senza è tutto da vedere

Giornalista

La maglia nera attillata al petto e il ghigno con cui affronta partite e interviste: difficile vedere Conceiçao sorridente o rilassato. A meno che non si tratti di eventi speciali: con il sigaro in bocca si era scatenato in una danza di festa dopo la conquista della Supercoppa Italiana. L’allenatore non conosce mezze misure: nelle ultime partite di Champions è successo troppo spesso di vederlo nella prima versione, più tirata, e infatti il Milan ha salutato il torneo. Per riscoprire la felicità c’è ancora la Champions di mezzo: è l’obiettivo che la squadra ha per i prossimi mesi di campionato. Riconquistare un piazzamento che valga la grande Europa, con i soldi e il prestigio che ne deriva. Vale anche per Conceiçao: in caso di arrivo nelle prime quattro di A, avrebbe garanzia di conferma sulla panchina rossonera. Vorrebbe dire adempiere al secondo anno di contratto con tre milioni e mezzo di ingaggio, e prima ancora aver centrato l’obiettivo tecnico. Una realizzazione professionale che per chi vive il lavoro con la stessa passione di Sergio vale più di qualsiasi altro riconoscimento economico.

la situazione

—  

Ora, al di là delle rassicurazioni di Ibrahimovic e del pragmatismo di Conceiçao, c’è una via di mezzo. Zlatan, “premiato” con il nono tapiro della carriera, ha detto due sere fa a Striscia la Notizia: “L’allenatore sta facendo bene, da quando è arrivato le cose sono cambiate. Non siamo ancora al cento per cento, ma stiamo migliorando. Ha la nostra piena fiducia”. Sergio la sera prima in conferenza: “So che se non vinco mi mettono le valigie in mano e vado via”. La situazione è in realtà un po’ più sfumata: la vittoria della Supercoppa non basta a Conceiçao come garanzia di permanenza. È un trofeo che arricchisce la bacheca ma che non può salvare la stagione. La Coppa Italia, titolo che manca dal 2003, lo stesso: regalerebbe una gioia e aumenterebbe il numero delle coppe in palmares, ma non inciderà sul futuro del tecnico. Con la Champions ormai persa, resta da portare avanti la risalita in campionato. Dopo l’eliminazione contro il Feyenoord, il Milan deve assicurarsi la possibilità di un immediato riscatto: in pratica, avere la certezza di partecipare al torneo anche l’anno prossimo. Se Conceiçao porterà a termine la scalata potrà piantare la bandiera rossonera e ritenersi l’allenatore del Milan anche nella prossima stagione: potrebbe dedicarsi alla costruzione della squadra fin dall’estate, con tanto tempo a disposizione per gli allenamenti, eventualità che in questi due mesi gli è mancata per i tanti impegni e che ha spesso indicato come causa delle difficoltà in campo. Al contrario, senza Champions, tutto tornerebbe in discussione. Il Milan sarebbe pronto ad avviare un nuovo corso tecnico: dopo essersi affidato alla guida di Pioli per quasi cinque anni, Conceiçao sarebbe il secondo allenatore a finire fuori strada dopo pochi mesi.

via di mezzo

—  

Non è però un bivio sportivo: c’è una terza via che potrebbe essere percorsa, anche se oggi sembra tortuosa. Conceiçao verrebbe confermato anche senza centrare la Champions. Succederebbe se nei prossimi tre mesi il Milan di Sergio darà prova di un gioco brillante e di grande carattere, mancando l’obiettivo per coincidenze sfortunate. I numeri dicono che oggi l’impatto del tecnico in A è stato positivo: quattordici punti in 7 partite, una media di due a gara. Una velocità che se mantenuta costante porta dritto in Champions: i rossoneri avevano rallentato con Fonseca, per poi accelerare di nuovo nelle ultime settimane. Serve però uno scatto ulteriore nel gioco e soprattutto nella personalità: il Milan ha vinto faticosamente anche contro il Verona, e la ferocia di Conceiçao ancora non si vede. Il tempo per ricredersi però c’è.

contratto

—  

Ciò che non rientra nelle valutazione è la Champions andata: per il club è stata persa anche per clamorosi errori individuali, da Maignan nell’andata in Olanda al rosso di Theo al ritorno. E non è determinante il contratto: Conceiçao è legato al Milan fino al 2026 ma c’è per entrambi – club e allenatore – la possibilità di sciogliere il vincolo prima, già a fine stagione.



Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *