Il talento gialloblù quasi sempre in panchina con la prima squadra, ma mai utilizzato veramente
Giovane, molto giovane. E si sa, nel calcio italiano i molto giovani è difficile che abbiano spazio nella massima categoria. Una pecca tipica del nostro campionato, che preferisce “andare sul sicuro” pescando da fuori piuttosto che lanciare le giovani promesse cresciute in casa, responsabilizzandole sui campi maggiori.
Alphadjo Cissè, talento purissimo che a ottobre compirà 19 anni, è stato integrato, nell’estate scorsa, nella prima squadra. Zanetti lo ha convocato in 35 partite su 39 (33 panchine in tutto) facendolo entrare per 7 minuti totali, un minuto in Lazio-Verona del 16 settembre 2025 e sei minuti in Verona-Milan del 15 febbraio 2025.
Cissè, chiamato anche dalla nazionale italiana Under 19, ha disputato anche 10 gare con la prima Primavera dell’Hellas (con la quale dal 2022 al 2024 è stato assoluto protagonista), 8 in campionato e due in Coppa Primavera, correndo prima o dopo le partite ad aggregarsi al gruppo della prima squadra. Nelle poche apparizioni con l’U-19 ha impressionato per l’impatto già da giocatore adulto. Dunque è stato un anno buttato? Dipende, il ragazzo ha comunque respirato, pur in campo da fugace comparsa, l’aria della serie A e si è allenato coi professionisti.
Di sicuro ora per lui c’è un bivio: restare in prima squadra, che però vorrebbe dire credere in lui e dargli maggiori chances, oppure essere mandato a giocare altrove, gli estimatori non mancano. Impensabile che Cissè possa “restare fermo” come nella stagione appena trascorsa. (A.S.)
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