Chivu, Pio Esposito e quella fascia rivelatrice: “Ho capito che è fatto di un’altra pasta”

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Il tecnico nerazzurro è tentato dal far debuttare l’ex attaccante dello Spezia domani contro l’Urawa al Mondiale. E ricorda quando gli diede i gradi di capitano in Primavera due anni fa e fu ricambiato da una tripletta

Che cosa lega Cristian e Pio? Chivu e il più giovane degli Esposito? Una data, innanzitutto, e poi una fascia arrotolata al braccio con coraggio. Il tecnico interista è fortemente tentato di rimandare in campo, domani contro i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds alle 21 italiane, il suo vecchio pupillo della Primavera, finalmente recuperato dopo l’infortunio che gli ha fatto pure perdere l’Europeo U21: sarebbe per Pio uno storico primo tuffo nel nerazzurro dei grandi, dopo che nella giovane carriera ha scalato l’intero cursus honorum a Interello passando per Appiano Gentile. 

il talentino

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Del resto, Chivu conosce questo talentino 19enne come pochi altri per averlo lanciato (sotto età) nel torneo di Primavera 1 2022-23 e per aver raccolto diversi frutti assieme a lui, 15 reti in totale. Nel dettaglio, il debutto di Esposito junior in campionato risale all’andata contro il Cagliari, ma è proprio nel ritorno in Sardegna, datato 15 febbraio 2023, che l’allenatore romeno ha messo in pratica la sua intuizione. Ha reso Pio il capitano dell’intera squadra un po’ a sorpresa e senza dir niente a nessuno: l’idea era solo di responsabilizzarlo ancora di più. In cambio, dall’attaccante stabiese ha ricevuto una tripletta immediata, che quella volta ha portato la Primavera al successo in trasferta. Un segno del destino, si direbbe, visto che il percorso dei due è tornato felicemente a incrociarsi. Quanto accaduto nei dettagli in quei giorni di due anni fa, lo ha comunque spiegato lo stesso Chivu durante una intervista recente: “Quando avevo 21 anni, all’Ajax, Koeman mi rese all’improvviso capitano della squadra: questa cosa mi responsabilizzò molto. Nel campionato Primavera ho fatto la stessa cosa con Esposito. Non l’ho avvisato in settimana ma il giorno stesso. Ero preoccupato che per lui fosse un po’ troppo… Alla prima partita, però, ha fatto tripletta e ho capito che era fatto di un’altra pasta”. Già, quella stessa pasta servirebbe subito, domani, perché nel mentre Pio è cresciuto e con lui pure il suo allenatore-papà.

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