Oggi vince chi sa sorprendere. Il tecnico nerazzurro ha tutto per fare dei nerazzurri una squadra moderna: uomini, idee e apertura mentale
L’Inter viene da quattro stagioni con il modulo unico, il 3-5-2 di Simone Inzaghi. Rarissime le eccezioni e quasi sempre in coda a partite con risultato da ribaltare. A nostro parere, la fissità tattica è stata alla base della disfatta nella finale di Champions a Monaco, il 31 maggio. Contro un avversario mutante come il Psg, con i giocatori rotanti, mai intuibili nelle posizioni e nei movimenti, le tre linee dell’Inter sembravano le stecche del calciobalilla, rigidità pura. Riconosciamo a Inzaghi il valore dei risultati, lo scudetto del 2024, le due finali di Champions, le coppe e coppette nazionali, però sul suo lascito tecnico-strategico è depositato uno strato di polvere. La sua Inter era diventata prevedibile e oggi vince chi sa rendersi inimmaginabile.