Chivu dopo Inter-Urawa: “Carboni? Contento per lui. Non era facile ma portata a casa”

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Il tecnico nerazzurro analizza la vittoria sugli Urawa Red Diamonds: “Non era semplice portarla a casa, i giapponesi erano molto chiusi”

L’imperativo era vincere. Per continuare a sperare nella qualificazione agli ottavi di questo Mondiale per Club, per evitare una brutta figura con i giapponesi degli Urawa Red Diamonds e regalare un po’ di fiducia ad una squadra ancora evidentemente lontana dal disegno del proprio nuovo allenatore. E alla fine, dopo 90′ di calcio sterile, l’obiettivo è stato raggiunto. “I giapponesi hanno fatto una buona partita, noi abbiamo provato in tutti i modi a creare scompiglio a una squadra molto organizzata – analizza proprio Chivu appena dopo la partita -. È stata una partita seria. Con l’ingresso di Pio Esposito ho cercato qualcosa anche nel gioco aereo, e alla fine siamo riusciti a portarla a casa credendoci fino in fondo. I ragazzi mi hanno reso orgoglioso, hanno dato tutto quello che avevano. Carboni? Potrei dire tante cose di lui, ma dico che sono contento perché era al rientro da un lungo infortunio. Così come sono contento di Pio Esposito, Luis Henrique e Sucic”. Sul piano tattico, Chivu glissa: “Parlare di moduli e sistemi contro una squadra che difendeva in area è difficile. Mi era piaciuta la ricerca dell’ampiezza e l’attacco alla profondità nel primo tempo, avrei lasciato quel modulo nel secondo tempo sullo 0-0. Invece abbiamo messo la seconda punta per riempire meglio l’area e sfruttare più i cross”.

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