Chiesa e la sfida-Liverpool: dimostrare a Slot di non essere solo il vice di Salah
August 29, 2024 | by allcalcio.it
L’allenatore punta molto sulle ali: per questo l’ex Juve può ritagliarsi un ruolo importante, e non solo sulla destra
Federico Chiesa non vede l’ora di cominciare col Liverpool. Ma anche i Reds aspettano l’azzurro, unico loro acquisto di questa sessione destinato subito ad entrare in prima squadra visto che l’altro, il portiere Giorgi Mamardashvili prelevato dal Valencia, sbarcherà ad Anfield solo nella prossima stagione. Chiesa invece nel mitico stadio del Liverpool ci arriva subito. E con una missione importante, magari già dalla partita di domenica in casa del Manchester United in cui potrebbe debuttare in Premier League: convincere Arne Slot, il nuovo tecnico che ha cominciato con due vittorie su due il dopo Jürgen Klopp, che può essere molto più della riserva di Mo Salah.
ATTACCO
—
Sulla carta, almeno inizialmente, Chiesa è proprio quello: il cambio dell’egiziano. Federico agisce prevalentemente dal lato destro dell’attacco ed è da quella parte che Salah ha costruito la sua leggenda a Liverpool, arricchita in questo primo spicchio di Premier da due gol e un assist. Vero che 11,8 milioni di euro più 3 di bonus sono briciole per una squadra del campionato più ricco del mondo e che Chiesa a 27 anni non è esattamente un giovane con qualcosa da dimostrare, ma rubando qualche segreto all’egiziano 32enne (che ha un contatto in scadenza a fine stagione che i Reds hanno tutte le intenzioni di rinnovare) il 7º italiano nella storia del Liverpool può guadagnarsi un posto al sole, anche accanto a Salah, nelle rotazioni offensive dei Reds, squadra che oltre a provare a competere con Manchester City e Arsenal nel nuovo corso vuole provare a farsi strada anche nella nuova Champions. Pensare di togliere il posto a Salah è praticamente una missione impossibile, mostrare al nuovo tecnico e ai nuovi compagni che un giocatore col suo talento merita spazio è invece un obiettivo molto più alla portata di Chiesa, la cui prima missione sarà adattarsi alla Premier e a quel modo di giocare, più fisico rispetto alla Serie A.
SLOT
—
Chiesa era già da qualche anno sul radar del Liverpool e il costo ridotto dell’operazione, conseguenza anche della situazione alla Juve dell’attaccante, hanno spinto i Reds a muoversi mettendo a disposizione di Slot un altro esterno, ruolo in cui nonostante l’abbondanza il Liverpool cercava rinforzi fin da giugno (lo scambio per arrivare a Anthony Gordon del Newcastle è saltato all’ultimo). Slot, il nuovo tecnico, ha impostato la squadra col 4-2-3-1 e vede negli esterni d’attacco uno dei ruoli più importanti del suo stile di gioco, più simile a quello di Guardiola che a Klopp. Chiesa, che firmerà un contatto quadriennale, è stato scelto perché è già pronto a dare il suo contributo, perché anche se preferisce partire dalla destra ha la duttilità per ricoprire tutti i ruoli dell’attacco. Slot nelle prime due partite ha usato Salah e Diaz sugli esterni e Jota come centravanti di movimento, supportato da Szoboszlai, con Gakpo e Nunez altre importanti opzioni offensive. L’arrivo di Chiesa non è il preludio al benservito a uno di loro, ma un ulteriore arricchimento di un reparto molto importante in una squadra che proverà ad essere a trazione anteriore. Chiesa ha accettato la sfida Liverpool conoscendo la situazione, sapendo bene che stare lontano dagli infortuni che ne hanno rallentato la carriera negli ultimi anni è la chiave per aver successo ad Anfield. Il talento per farlo ce l’ha già.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Source link
RELATED POSTS
View all