Il primogenito che l’allenatore ha avuto da Alessia Marcuzzi è agente della scuderia di Pastorello oltre che uno degli intermediari tra gli arabi e il padre
Tra Simone Inzaghi e l’Arabia Saudita c’è un mediatore d’eccezione: si tratta di Tommaso, il figlio di ‘Mone e Alessia Marcuzzi, agente della scuderia di Pastorello cresciuto col calcio nel destino. È nato il 29 aprile 2001, il giorno in cui Lucas Castroman riacciuffò la Roma in un derby segnando un gol al novantesimo. Inzaghi saltò quella partita perché scappò in ospedale appena saputa la notizia. Aveva 25 anni.
CHI È
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Tommaso, 24 anni, ha giochicchiato un po’ a pallone e poi ha scelto un’altra vita. È stato il numero 9 del Futbol Club – una società di Roma – e ha avuto qualche comparsata nelle giovanili della Lazio per provare a emulare papà e zio. Tre anni fa si è laureato a Londra in Business dei media all’università di Westminster, poi ha intrapreso la carriera di agente insieme con l’agenzia di Federico Pastorello, la P&P Sport Management. Ogni weekend gira per i campi di mezza Italia a caccia di talenti da seguire. Nel frattempo, è anche cofondatore dell’agenzia di eventi e di intrattenimento Gipsy Tales. Pastorello, comunque, non lavora per Simone Inzaghi, i cui interessi sono curati da una vita da Tullio Tinti. Inzaghi junior è uno dei mediatori tra l’offerta dell’Al Hilal – che punta ad avere Simone già per il Mondiale per Club – e… il padre, ovviamente concentrato sulla finale di Champions del 31 maggio. Fino a quella data, qualsiasi discorso relativo all’Arabia non sarà toccato.