chi è D’Amico, il d.s. che ha fatto grande l’Atalanta concorrente di Paratici e Tare

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Il direttore sportivo della Dea avrebbe già incontrato l’a.d. Furlani: il suo nome si aggiunge agli altri due candidati per la ricostruzione dei rossoneri

Tony D’Amico si aggiunge a Fabio Paratici e Igli Tare nell’elenco dei candidati al ruolo di futuro d.s. del Milan: il dirigente avrebbe già incontrato l’a.d. rossonero Giorgio Furlani. Qui scopriamo chi è D’Amico, il direttore sportivo che ha contribuito a rendere sempre più grande l’Atalanta.

Milan, anche D’Amico candidato al ruolo di d.s.

C’è una terza via alla soluzione del problema d.s. per il Milan: ai nomi di Fabio Paratici e di Igli Tare s’è aggiunto quello di Tony D’Amico, attuale direttore sportivo dell’Atalanta, che secondo il Corriere dello Sport avrebbe già incontrato l’a.d. rossonero Giorgio Furlani in un incontro riservato.

Per caratteristiche D’Amico sarebbe ancora più vicino a quelli che sono gli obiettivi di RedBird, ovvero un Milan fatto da calciatori giovani in grado di aumentare il proprio valore in maglia rossonera e generare così anche importanti plusvalenze.

Milan, chi è il d.s. D’Amico

Nato a Popoli, in provincia di Pescara, nel 1980, D’Amico ha avuto una discreta carriera da centrocampista tra serie C e serie D, vestendo anche le maglie di club storici come Cavese, Foggia, Empoli e Lecco. Abbandonato il calcio giocato nel 2013, D’Amico ha iniziato a lavorare nello staff tecnico della Vigor Lamezia, per poi compiere il primo importante salto della sua carriera nel 2016, quando è entrato a far parte della dirigenza dell’Hellas Verona col compito di direttore dell’area scouting. Dopo due anni la promozione al ruolo di d.s.: è lui a costruire il Verona che stupirà sotto la gestione tecnica di Ivan Juric, scoprendo calciatori come Amir Rrahmani, Marash Kumbulla e Sofyan Amrabat, che genereranno plusvalenze per oltre 55 milioni di euro.

D’Amico e gli affari realizzati all’Atalanta

Nel 2022 l’Atalanta si accorge delle capacità di D’Amico e lo prende come d.s. per sostituire un big del calciomercato come Giovanni Sartori: da allora il giovane dirigente abruzzese ha indovinato una raffica di colpi sensazionali, contribuendo a rendere la Dea non solo un club solidissimo finanziariamente, ma sempre più competitivo.

Tra i giocatori portati a Bergamo da D’Amico rientrano Rasmus Hojlund (poi ceduto allo United per 75 milioni di euro), Ademola Lookman (acquistato per soli 9,5 milioni), Ederson, Hien, De Ketelaere, fino ad arrivare ai colpi Retegui e Samardzic dello scorso mercato estivo. Affari che ora hanno attirato l’attenzione del Milan: la prossima sfida di D’Amico potrebbe essere dunque la ricostruzione dei rossoneri, in coppia magari con Massimiliano Allegri in panchina.

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