Lo Special One, omaggiato dal Chelsea nella notte di Champions, pensa già alle sfide contro Juve e Napoli: parole che sanno di frecciata ai bianconeri
José Mourinho non perde occasione per lasciare il segno, nel bene e nel male. Dopo l’omaggio ricevuto a Stamford Bridge nella notte di Champions contro il Chelsea, il nuovo tecnico del Benfica ha acceso subito i riflettori sulle prossime sfide, partendo dalla Juventus. “A Torino non troverò certo l’accoglienza che ho avuto qui”, ha detto, lasciando intendere che l’atmosfera contro i bianconeri sarà tutt’altro che calorosa. Parole che hanno inevitabilmente il sapore della provocazione, anche se subito stemperate dalla considerazione: “La Juventus resta un gigante e sono felice di affrontarla, così come il Napoli campione d’Italia”.
emozioni a stamford
—
La serata londinese, però, non è stata solo dichiarazioni taglienti. Mourinho si è emozionato davanti al tributo del pubblico del Chelsea: “È la cultura inglese, quando hai una storia importante alle spalle, qui sanno riconoscerla. È stato lo stesso con lo United, con l’Inter, con il Tottenham”. Sul campo è arrivata la sconfitta, ma il tecnico portoghese guarda al bicchiere mezzo pieno: “Sono qui da dieci giorni, con quattro partite e un solo allenamento completo. Ho già visto compattezza, organizzazione e la capacità di creare occasioni contro una squadra fortissima”. Un pensiero anche al passato, con il ricordo della sfida del 2010 con l’Inter: “Allora giocavamo per il pareggio, oggi no. Quella gara fu decisiva per la nostra Champions: ci diede la convinzione di poter vincere”. E sul calendario, Mourinho chiude senza giri di parole: “Non ho potuto giocare in casa col Qarabag, ora mi toccano partite difficilissime. Va bene così”.