Champions League: una buona Juve non basta, il Real vince 1-0 – Calcio

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 La reazione c’è stata, la prestazione pure, il risultato ancora no: la Juventus esce sconfitta dal Bernabeu, l’1-0 per il Real Madrid è firmato Bellingham. Il gol dell’inglese arriva a inizio ripresa, nel momento migliore dei bianconeri, ed è questo il rammarico più grande per Tudor.

Xabi Alonso non fa calcoli e non pensa al Clasico di domenica contro il Barcellona, ma manda in campo il miglior Real possibile: in attacco ci sono tutti i big, da Mbappé e Vinicius a Bellingham e Guler, poi sceglie l’ex Milan Diaz per completare la batteria di trequartisti e piazza Tchouameni a sostegno di una retroguardia falcidiata dalle assenze. La coppia di centrali è formata da Asencio e Militao, come terzini giocano Valverde e Carreras. Tudor cambia ancora e sorprende l’esclusione di capitan Locatelli, con la fascia che finisce sul braccio di Yildiz. In attacco c’è Vlahovic, a centrocampo McKennie e Koopmeiners con Thuram, Kalulu torna a fare l’esterno a tutto campo con il terzetto arretrato Gatti-Rugani-Kelly. “C’è stato un confronto come in tutti i club e in tutte le famiglie, sono state scritte cose non vere perché vogliamo continuare con Tudor – le parole del dirigente Chiellini – e ora stiamo vivendo un momento difficile, ma vogliamo dare un segnale a tutti: la Juve deve dare una risposta soprattutto a se stessa”. E l’approccio dei bianconeri convince, anzi sorprende il Real Madrid, tanto che ci provano subito McKennie e Gatti con Courtois che risponde presente.

Nella seconda metà di primo tempo, invece, viene fuori la squadra di Xabi Alonso, ma ad eccezione di qualche calcio d’angolo e di un tentativo dell’ex Milan Brahim Diaz, i ragazzi di Tudor riescono a difendersi con ordine e senza particolari sofferenze. Nel finale, però, serve una grande parata di Di Gregorio: il fantasista spagnolo naturalizzato marocchino libera Mbappé, che tutto solo va a sbattere contro l’estremo difensore della Juve. I due allenatori non fanno cambi durante l’intervallo, Kalulu ha subito una ghiotta occasione su errore di Carreras ma trova l’opposizione di Militao in scivolata. Ed è ancora più grande quella che si crea Vlahovic pochi minuti dopo: il Real è tutto sbilanciato, il serbo parte dalla sua metà campo in duello con lo stesso difensore brasiliano, poi dall’interno dell’area calcia di sinistro e Courtois è bravo a deviare in corner. E’ il momento migliore della Juve, c’è spazio anche per un tentativo di Cambiaso smorzato da Thuram e un tiro-cross di Yildiz sul quale Vlahovic non arriva, ma a passare è il Real. E’ il 57′ quando Vinicius manda in crisi McKennie e colpisce il palo, sulla ribattuta c’è Bellingham ad anticipare Kelly e a segnare a porta vuota. Tudor prova a recuperarla con Conceicao al posto di Thuram (toccato duro da Diaz), ma serve una doppia parata di Di Gregorio su Mbappé e Diaz per tenere vive le speranze di rimonta. Per l’ultimo quarto d’ora il croato passa da Yildiz-Vlahovic a Openda-David, oltre a Locatelli al posto di Koopmeiners, i due attaccanti creano l’occasione per il pari sprecata dal belga. In pieno recupero, invece, Courtois respinge con i pugni la botta di Kostic dalla distanza.

La Juve esce sconfitta ma a testa alta, il problema è legato alla classifica: con due punti in tre gare, i bianconeri sono fuori dalle prime 24. 

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