L’Atalanta di Palladino risorge in Champions League e torna a far sognare i suoi tifosi. I bergamaschi vincono 2-1 sul Chelsea grazie ad una rimonta che porta la firma di Charles De Ketelaere: un mancino di talento che, alternando regia offensiva a giocate col piede debole nei pressi dell’area, prima favorisce il pareggio di Scamacca in gioco aereo e poi ribalta la partita nel finale.
E così la Dea sopravanza finisce per sopravanzare di tre punti in classifica, 13 a 10, i campioni del mondo per club in carica. Una partita tatticamente perfetta e soprattutto una risposta convincente allo svantaggio degli ospiti per mano di Joao Pedro.
Gli accoppiamenti in marcatura sono Ederson sul trequartista Fernandez che all’11’ tira da fuori alzando la mira, e De Roon sul mediano di regia James. Proprio i due che confezioneranno l’uno a zero nel cuore di un primo tempo tutto contenimento e ripartenze per la squadra di Maresca.
Al 6′, con i bergamaschi a condurre le operazioni, De Ketelaere taglia davanti all’area piccola senza intercettare la palla dal fondo da Lookman, inseritosi nella combinazione con Bernasconi ed Ederson: decisiva la deviazione del portiere Sanchez che gli ruba il tempo.
Al 17′ Bellanova si fa male e a destra gli subentra Zappacosta: il neo-entrato impiega solo due minuti a innescare dal lato corto la tripla occasione mancata per il vantaggio di casa: Chalobah si oppone al tacco di Scamacca mentre Acheampong respinge il sinistro ravvicinato di Lookman, infine De Roon da due passi alza il proprio sinistro sopra la traversa.
Al 25′ il check del Var restituisce a Joao Pedro, che esulta a orecchie tese con le mani provocatoriamente sotto la Curva Nord atalantina, il gol del vantaggio inizialmente annullato da Hernandez per un supposto fuorigioco del suo assistman James sulla combinazione con Fernandez con passaggio basso da sinistra sugli sviluppi del secondo corner ospite. De Roon tiene in gioco tutti.
La reazione di casa tarda ad arrivare, se si eccettua un tiraccio ribattuto oltre la mezzora di Lookman su apertura di De Ketelaere. Nella ripresa al 6′ James dopo un rimpallo si mangia il raddoppio allargando il destro incrociato senza opposizione, quindi l’annullamento a Lookman per fuorigioco del tocco sollecitato da Zappacosta dopo due minuti.
Un altro paio e Scamacca incorna indisturbato per il pari il suggerimento dal lato corto di destra di De Ketelaere. E’ il decimo, sette minuti prima del nuovo tentativo del centravanti, stavolta di testa, lungo lo schema con scarico dalla bandierina di Lookman crossato da Bernasconi: Sanchez si allunga e respinge. Maresca ha già sostituito Fernandez con Gusto e Pedro Neto con Garnacho; Palladino al 27′ toglie Kolasinac e lo zoppicante autore dell’1-1 per Ahanor e Krstovic.
Alla mezzora proprio Garnacho converge da sinistra in scia a Cucurella sollecitando dal limite solo la presa di Carnesecchi. Otto minuti alla rimonta nerazzurra, con De Roon a battere subito la punizione per il fallo di James su Krstovic sulla trequarti centrale e De Ketelaere a correre per il destro vincente, che s’impenna sul guanto di un Sanchez in controtempo per la deviazione di Cucurella.
Al novantesimo Carnesecchi protegge l’angolino dall’assalto dal limite di Garnacho e il capitano altrui da fuori, nel prosieguo, non sfrutta lo scarico di Joao Pedro. Al 4′ di recupero, Carnesecchi la prende proprio a quest’ultimo, giratosi debolmente sul cross a rientrare di Cucurella su sponda di Acheampong. Bergamo può festeggiare. Con 4 punti tra Bilbao e Union Saint-Gilloise fuori casa gli ottavi di finale diretti sono un sogno possibile.
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