C’è un pericolo, ora è diventata moviola in campo

ALL calcio
4 Min Read

L’ex fischietto genovese a Pressing sottolinea come ora ci sia a tutti gli effetti la moviola in campo, che non era l’obiettivo dell’Aia

Se prima c’era solo un vago odore di bruciato, l’impressione è che ora l’incendio sia già scoppiato: gli errori del Var stanno inquinando il campionato e si vanno a sommare a quelli “umani” degli arbitri. La verità è che in Serie A il Var viene usato troppo e male. Lo dicono i numeri e lo confermano gli ex arbitri internazionali. L’utilizzo che viene fatto della revisione video è molto lontano da quello che recita il protocollo. E da Graziano Cesari parte un allarme che invita alla riflessione.

Tutti gli errori del Var

Gli episodi in cui la revisione al monitor ha fatto flop sono noti. Si va dal rigore concesso al Napoli contro l’Inter, per un contatto cercato da Di Lorenzo con Mkhitaryan, al rigore prima giustamente assegnato e poi erroneamente tolto al Milan contro il Bologna, per un fallo su Nkunku. Dal mani di Dodo in area in Fiorentina-Bologna, con l’arbitro che sbaglia e il Var che non lo richiama, fino allo step on foot di Gila su Conceição in Lazio-Juventus: sarebbe dovuto essere rigore, ma non è stato dato. Poi i casi più recenti. Una settimana fa a Firenze era intervenuto il Var Guida per far annullare a Doveri un rigore su Vlahovic pur non trattandosi di “chiaro ed evidente errore”. Infine sabato il caso del tocco di gomito in area rossonera da parte di Pavlovic che non ha portato al calcio di rigore chiesto dai biancocelesti.

Il Var Di Paolo sarà fermato

Secondo l’AIA la scelta finale presa dal direttore di gara in campo è stata corretta ma a sbagliare è stato il VAR Di Paolo che non doveva intervenire in Milan-Lazio. La prestazione dell’arbitro Collu viene considerata nel complesso positiva (ma con una macchia), mentre dovrebbe arrivare una bocciatura per Di Paolo che non doveva richiamare l’arbitro davanti allo schermo per l’On Field Review.
L’errore di Collu è stato un altro. Spiegando la decisione in pubblico e ai giocatori, il direttore di gara ha però affermato: “Il braccio è fuori sagoma, ma il difensore subisce un fallo”. Secondo l’analisi dell’AIA questa interpretazione non è corretta. Non c’era fallo sul difensore del Milan, così come non c’era rigore per la Lazio. La decisione giusta sarebbe stata semplicemente ripartire da un calcio d’angolo.

L’allarme di Graziano Cesari

Dopo aver ribadito che “non è mai rigore” quello di Pavlovic in Milan-Lazio anche Graziano Cesari lancia l’allarme. L’ex fischietto genovese, a Pressing su Canale 5, dice: “L’arbitro ha sempre l’ultima parola ma stiamo diventando pericolosi perché questa è slow motion, è la moviola in campo, non è il Var che è uno strumento preziosissimo”.

Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *